“Il XXII Rapporto Ismea-Qualivita ci descrive una Dop economy che continua a essere un pilastro fondamentale per il nostro sistema agroalimentare”. E’ quanto ha affermato il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida intervenendo al XXII Rapporto Ismea Qaulivita, presentato oggi a Roma. “Il valore complessivo alla produzione di oltre 20 miliardi di euro e una crescita del comparto del cibo del 3,5% nel 2023, testimoniano la forza delle nostre filiere e la qualità che il made in Italy rappresenta nel mondo. Nonostante le attuali sfide geopolitiche, i nostri prodotti Dop e Igp guidano l’export, confermando il ruolo strategico dei 317 Consorzi di tutela, che coordinano il lavoro di quasi un milione di operatori. Guardiamo al futuro con ottimismo, certi del valore che il nostro agroalimentare sa generare, rafforzando il territorio e l’identità italiana”.
La Dop economy italiana: settore in crescita nonostante le sfide
La Dop economy italiana continua a dimostrarsi solida, nonostante le criticità che interessano il sistema produttivo agricolo e i mercati globali. Secondo i dati del XXII Rapporto Ismea-Qualivita, il settore ha raggiunto un valore di 20,2 miliardi di euro alla produzione nel 2023, registrando una crescita dello 0,2% rispetto all’anno precedente e del 52% nell’ultimo decennio. Questo segmento rappresenta il 19% del fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano.
Il comparto alimentare ha registrato un incremento del 3,5%, superando per la prima volta i 9 miliardi di euro, mentre il vino ha segnato una lieve flessione, con una diminuzione dello 0,7% in quantità imbottigliata e del 2,3% in valore, attestandosi a 11 miliardi di euro. L’export si conferma uno dei motori principali della Dop economy, con un valore complessivo di 11,6 miliardi di euro e un trend positivo nei Paesi dell’Unione Europea.
Il sistema si basa sull’attività di 317 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero dell’Agricoltura, che coordinano il lavoro di oltre 194.000 imprese nelle filiere del cibo e del vino, creando opportunità per circa 850.000 occupati.
Export DOP IGP: 11,6 miliardi di euro e crescita nell’UE
Le esportazioni di prodotti DOP IGP hanno raggiunto un valore complessivo di 11,6 miliardi di euro nel 2023, segnando una crescita del 75% nell’ultimo decennio. Nonostante una lieve flessione dello 0,1% rispetto al 2022, l’export nei Paesi dell’Unione Europea è aumentato del 5,3%, compensando il calo del 4,6% nei Paesi extra-UE. I mercati terzi, che rappresentano il 52% delle esportazioni, vedono gli Stati Uniti come principale destinazione, con una quota del 21%.
Il comparto alimentare ha realizzato 4,67 miliardi di euro (+0,7% in un anno e +90% dal 2013), trainato da formaggi, pasta e olio di oliva. Il vino ha registrato una contrazione del 2,9% nelle quantità esportate, raggiungendo un valore di 6,89 miliardi di euro (-0,6%), mantenendo comunque un trend di crescita del 66% sul 2013.
Occupazione: quasi 850.000 rapporti di lavoro
Il sistema DOP IGP coinvolge 194.387 operatori, tra cui 186.547 produttori e 31.197 trasformatori, che aderiscono ai disciplinari di produzione sottoponendosi ai controlli di certificazione. Secondo i dati Inps analizzati nel Rapporto Ismea-Qualivita, la Dop economy sostiene 847.405 occupati, di cui 510.260 nella fase agricola e 337.145 nella trasformazione. Il settore vitivinicolo impiega 332.506 persone, mentre il comparto alimentare coinvolge 585.543 occupati.
Crescita territoriale: Sud e Isole in evidenza
Nel 2023, il 57% delle province italiane ha registrato una crescita della Dop economy, con un aumento del 4% nelle aree del Sud e delle Isole. Sardegna (+19%) e Abruzzo (+11%) hanno ottenuto i risultati migliori, mentre nel Nord-Ovest la Lombardia ha superato i 2,5 miliardi di euro, in crescita per il terzo anno consecutivo. Il Nord-Est, che rappresenta il 54% della Dop economy, ha mantenuto risultati stabili (-0,6%), con il Veneto leader a 4,85 miliardi di euro. Il Centro ha invece segnato un calo del 3,9%, principalmente a causa della flessione in Toscana (-5,5%), mentre il Lazio ha registrato una crescita dell’8,8%.
Il cibo DOP IGP STG supera i 9 miliardi di euro
Il comparto alimentare ha raggiunto 9,17 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2023, crescendo del 3,5% rispetto all’anno precedente e del 44% dal 2013. Il fatturato al consumo finale ha sfiorato i 18 miliardi di euro (+3,6%). I formaggi hanno superato i 5,5 miliardi di euro (+5,3%), segnando la produzione più alta degli ultimi cinque anni. Incrementi significativi si registrano anche per oli di oliva (+33%), prodotti di panetteria e pasticceria (+9%) e carni fresche (+10%).
L’export del cibo DOP IGP ha raggiunto 4,67 miliardi di euro (+0,7% annuo e +90% dal 2013), trainato dalla crescita nei mercati UE (+6,4%). La filiera alimentare coinvolge 87.212 operatori e 585.000 occupati, sostenuta da 182 Consorzi di tutela autorizzati e 42 Organismi di controllo.
Vino DOP IGP: calo in produzione, tenuta nell’export
Nel 2023, la produzione di vino DOP IGP è calata dello 0,7% a 25,9 milioni di ettolitri, con un valore di 11 miliardi di euro (-2,3%). Le denominazioni DOP hanno segnato una riduzione del 4% nella quantità imbottigliata, mentre le IGP hanno registrato un incremento del 6%, portando il valore a 1,95 miliardi di euro (+4,8%). L’export ha raggiunto 6,89 miliardi di euro (-0,6% annuo), mantenendo un trend positivo del 66% sul 2013.
La GDO cresce del 7,2% in un anno
La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) ha registrato una spesa di 5,9 miliardi di euro per i prodotti DOP IGP nel 2023, con un incremento del 7,2% rispetto all’anno precedente. Questo risultato riflette una dinamica di aumento dei prezzi, compensata da un lieve calo nei volumi. I discount hanno superato una quota di mercato del 18% per i prodotti certificati, mentre la promozione rimane uno strumento importante per sostenere le vendite.
I dati confermano il ruolo centrale della Dop economy nel panorama agroalimentare italiano, dimostrando la resilienza e la capacità di adattamento del settore alle sfide del mercato.