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Ven. Gen 10th, 2025

Matteo Leonardi è il nuovo presidente dell’API, l’associazione che rappresenta il 90% delle imprese italiane di acquacoltura. Trentino, classe 1979, Leonardi è titolare di impianti di troticoltura nell’azienda agricola di famiglia a Tre Ville (TN), attiva da due generazioni. La sua elezione è avvenuta durante l’assemblea che si è tenuta a Verona per il rinnovo delle cariche sociali.

Nuovo assetto direttivo e focus sui settori chiave

Claudio Pedroni, presidente di Agroittica Toscana, è stato nominato vicepresidente esecutivo con deleghe specifiche per la maricoltura. Il Consiglio Direttivo, composto da 11 membri, guiderà l’API nel triennio 2024-2027 e riflette una forte rappresentanza della troticoltura, principale produzione dell’acquacoltura italiana. Tra i consiglieri figurano Silvio De Nardi (vicepresidente), Francesco Armanini, Lucio Fariano e Mirella Fossaluzza. Per la storionicoltura e la produzione di caviale è stato nominato Gian Carlo Ravagnan, mentre gli allevatori di specie ittiche marine saranno rappresentati da Roberto Co’, Lodovico Guariso, Domenico Lococo e Oliver Martini.

Obiettivi e strategie del nuovo presidente

Leonardi ha ringraziato il presidente uscente Pier Antonio Salvador e il vicepresidente Marco Gilmozzi, riconoscendo il loro contributo alla crescita dell’associazione. “Diventare presidente dell’API è per me un grande onore – ha dichiarato Leonardi –. Sono certo di poter contare sul Consiglio Direttivo per affrontare le sfide dell’acquacoltura, rilanciare il settore e rafforzarne la resilienza. Lavoreremo a stretto contatto con le istituzioni per migliorare qualità, tracciabilità e innovazione, puntando su una ricerca che sia applicabile sul campo”.

Sfide della maricoltura: le priorità di Pedroni

Il vicepresidente Pedroni ha sottolineato l’urgenza di affrontare i problemi della maricoltura italiana, a partire dal quadro normativo. “La situazione attuale richiede soluzioni rapide. È fondamentale creare una rete tra enti e istituzioni per garantire la sicurezza e la promozione delle produzioni, offrendo al consumatore un prodotto ancora più sano, buono e sostenibile”.

Un settore strategico per l’Italia

La composizione diversificata del Consiglio Direttivo riflette l’impegno dell’API nel rappresentare le esigenze delle imprese ittiche su tutto il territorio nazionale. Nel 2023, il settore dell’acquacoltura italiana ha prodotto quasi 55.000 tonnellate, con una Produzione Lorda Vendibile (PLV) di oltre 400 milioni di euro e 5000 addetti. Questi dati confermano la rilevanza economica e strategica del comparto, un pilastro per la sostenibilità e la qualità alimentare del Paese.

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