«Sono ormai più di 77mila gli apicoltori italiani e questa emissione filatelica è prima di tutto un riconoscimento al lavoro che essi svolgono per rendere più sostenibile e produttiva la nostra agricoltura, preservando al tempo stesso la biodiversità dei paesaggi e degli ecosistemi italiani». Con queste parole Raffaele Cirone, presidente della Federazione Apicoltori Italiani (FAI), ha commentato la presentazione del francobollo dedicato all’apicoltura. L’evento si è svolto alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e del sottosegretario del MIMIT, Fausta Bergamotto.
Cirone, FAI: riconoscimento per detentori e conduttori di alveari
Per la prima volta, un’emissione filatelica della Repubblica Italiana cita esplicitamente la parola “Apicoltura”. Il francobollo non si limita a rappresentare api che bottinano, ma include anche la figura dell’apicoltore, rispettando così la definizione sancita dalla legge n. 313/2004, che descrive il profilo professionale di chi detiene e conduce alveari.
Un settore che emerge da una lunga tradizione
«Il comparto dell’apicoltura, nonostante la sua gloriosa tradizione, è stato considerato per lungo tempo un ‘allevamento minore’», ha ricordato Cirone. Ha sottolineato come siano stati necessari anni di impegno per dotare il settore di strumenti normativi, azioni di sostegno e interventi mirati. Questi sforzi hanno contribuito a valorizzare l’apicoltura come un comparto essenziale, sia dal punto di vista produttivo che ambientale.
Il francobollo, ha aggiunto il presidente della FAI, rappresenta un simbolo che celebra i sacrifici e la dedizione di chi, da generazioni, porta avanti l’allevamento delle api nonostante numerose difficoltà.
Un riconoscimento condiviso
«Il nostro ringraziamento particolare – ha concluso Cirone – va ai ministri Lollobrigida e Urso, al sottosegretario del Masaf Luigi D’Eramo, all’amministratore delegato di Poligrafico e Zecca dello Stato Francesco Soro e al responsabile Filatelia Italiana di Poste Italiane Giovanni Machetti». Grazie al loro impegno, questa iniziativa è diventata realtà, segnando un evento di grande rilevanza storica per l’intero comparto apistico italiano.