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L’Assemblea del Consorzio Parmigiano Reggiano è stata anche l’occasione per un momento pubblico di celebrazione dei dieci anni dall’introduzione dei Piani Regolazione Offerta a cui ha preso parte Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

L’assemblea generale dei Consorziati del Parmigiano Reggiano si è svolta oggi, 17 dicembre 2024, presso il BPER Forum Monzani di Modena, rappresentando un momento cruciale per il futuro della Dop.

Durante l’incontro, i soci hanno approvato il bilancio preventivo 2025, che prevede ricavi per 51,54 milioni di euro. Di questi, 20,08 milioni copriranno i costi di funzionamento del Consorzio, mentre 31,13 milioni saranno destinati alle attività operative, al netto di accantonamenti, ammortamenti e tasse.

Investimenti in marketing e comunicazione per 28,4 milioni di euro

Gli investimenti in marketing e comunicazione, pari a 28,4 milioni di euro, saranno prioritari per sostenere lo sviluppo della domanda sia in Italia che sui mercati esteri. Saranno focalizzati sull’acquisto di spazi pubblicitari su tv, radio, stampa e web, oltre che sul supporto a progetti di crescita in collaborazione con catene distributive, importatori e caseifici nazionali e internazionali. Inoltre, 300.000 euro saranno impiegati per rafforzare i programmi di vigilanza di mercato e di tutela legale, con un’attenzione particolare ai mercati dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.

Un decennio di regolazione e crescita per il Parmigiano Reggiano

L’assemblea ha celebrato anche i dieci anni dall’introduzione dei Piani Regolazione Offerta, fondamentali per regolare l’offerta e mantenere l’equilibrio tra domanda e produzione. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ha partecipato al momento celebrativo intitolato “10 anni di Piani Regolazione Offerta: modello per le filiere di qualità”.

Dal 2014, il Piano Regolazione Offerta ha mitigato la ciclicità del mercato, portando stabilità alle quotazioni e sostenendo una crescita media della produzione del 2,2% annuo. Nel 2024, le forme prodotte hanno raggiunto 4,014 milioni, rispetto alle 3,280 milioni del 2013, con un prezzo medio superiore ai 10 euro dal 2022. Questo strumento ha reso i produttori di latte parte attiva della filiera e permesso al Consorzio di attuare politiche mirate, consolidando il ruolo del Parmigiano Reggiano come leader tra le Dop europee.

Valorizzazione della produzione e sviluppo sostenibile

Negli ultimi anni, il Consorzio ha anche promosso la produzione in montagna, che nel 2023 ha superato le 861.000 forme, rappresentando il 21% del totale. La politica di valorizzazione della montagna ha consentito un incremento dell’11% rispetto al 2016, tutelando le aree marginali e favorendo il ricambio generazionale tra gli allevatori, che oggi rappresentano il 36% del totale.

Il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli, ha aperto l’assemblea con un discorso sul futuro del Parmigiano Reggiano, sottolineando l’importanza di consolidare la stabilità del mercato e incrementare l’export, che nel 2023 ha raggiunto il 43%. “Con 28,4 milioni di euro stanziati per il marketing, puntiamo a rendere il Parmigiano Reggiano un brand iconico globale, continuando a combattere contraffazioni e misure protezionistiche non etiche che ostacolano il nostro sviluppo,” ha dichiarato Bertinelli.

Un dibattito sul futuro della Dop

Durante l’assemblea si sono tenute due tavole rotonde, moderate dal direttore generale del Consorzio, Riccardo Deserti. La prima, dedicata alla produzione primaria, ha visto la partecipazione di rappresentanti di associazioni agricole e accademici. La seconda, incentrata sulla trasformazione e valorizzazione, ha coinvolto esponenti di associazioni e cooperative agroalimentari. L’evento si è concluso con l’intervento di Francesco Lollobrigida, che ha lodato il ruolo esemplare del Consorzio nel promuovere lo sviluppo territoriale e sociale attraverso le Dop.

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