Il Natale si conferma la stagione dei regali, ma anche quella del loro riciclo. Per circa 28 milioni di italiani, ovvero quasi uno su due, il riciclo dei regali è diventato un’abitudine consolidata, trasformandosi in una vera e propria “contro spesa” che quest’anno vale ben 3,5 miliardi di euro.
Questo dato segna un incremento di 100 milioni rispetto al 2023 e 200 milioni rispetto al periodo pre-pandemia. A rivelarlo è una ricerca del Centro Studi di Confcooperative.
La tendenza del riciclo e il contesto economico
Il fenomeno del riciclo dei regali non è solo un fatto di costume, ma riflette le difficoltà economiche che molti italiani affrontano. Nonostante un costante aumento delle tredicesime, che dai 45,7 miliardi del 2022 sono passate ai 51,3 miliardi di quest’anno, l’incertezza economica e il caro vita spingono sempre più persone a risparmiare. Questo comportamento, che per alcuni è dettato dalla necessità e per altri dall’egoismo, si inserisce in un contesto di malcontento sociale, con il ceto medio sempre più in difficoltà e circa 10 milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà.
Come riciclano gli italiani
Il riciclo dei regali si manifesta in diverse modalità. Secondo lo studio, 6 italiani su 10 preferiscono conservare i doni ricevuti durante l’anno o nelle festività per riutilizzarli al momento opportuno. In questa categoria rientrano il 52% delle donne e il 48% degli uomini. Altri, circa 2 su 10, scelgono di guadagnare vendendo i regali indesiderati su piattaforme online e social network, con una prevalenza del 57% tra gli uomini e del 43% tra le donne. Infine, una parte significativa opta per lo scambio dei regali nei negozi, trasformandoli in buoni o in altri oggetti da donare a loro volta. Questa pratica coinvolge il 60% delle donne e il 40% degli uomini.
I regali più riciclati
Tra i doni che finiscono più frequentemente nel ciclo del riciclo spiccano i generi alimentari, che rappresentano il 45% del totale. Vini, spumanti, salumi, formaggi, panettoni, torroni e confetture sono tra i più “riciclati”. Seguono accessori come sciarpe, guanti e pelletteria al 26%, mentre il 20% riguarda libri e agende. Infine, il 9% dei regali riciclati include giocattoli.
Questa tendenza, ormai radicata, riflette non solo il mutamento delle abitudini natalizie ma anche un atteggiamento sempre più pragmatico e consapevole degli italiani nei confronti della gestione delle spese festive.