La cucina plant-based sta conquistando sempre più spazio nel mondo del fine dining, dimostrando che è possibile unire creatività, alta qualità e rispetto per l’ambiente. I ristoranti che utilizzano esclusivamente ingredienti di origine vegetale sono ormai protagonisti non solo delle preferenze dei consumatori, ma anche delle principali guide gastronomiche internazionali.
L’evoluzione della ristorazione plant-based
La Guida MICHELIN, accanto alle tradizionali stelle, ha introdotto le “Stelle Verdi”, premiando ristoranti che si distinguono per sostenibilità e innovazione. Tra questi, il Joia di Milano, completamente plant-based, e l’ONA in Francia, primo ristorante vegano a ottenere una stella MICHELIN. Anche realtà come il Gambero Rosso e i 50 Best Restaurants stanno dedicando sempre maggiore attenzione a ristoranti vegani o orientati al vegetale, sottolineando l’incontro tra etica e alta gastronomia.
Inoltre, guide specializzate come HappyCow continuano a offrire risorse per scoprire eccellenze culinarie veg-friendly in tutto il mondo, rafforzando il ruolo della cucina plant-based come nuovo standard di innovazione gastronomica. Questa crescente attenzione riflette un cambiamento nei canoni del fine dining, attirando non solo chi segue uno stile di vita vegano, ma anche consumatori gourmet alla ricerca di esperienze culinarie uniche e sostenibili.
Un trend in continua crescita
Il panorama alimentare italiano è in piena trasformazione. Secondo il rapporto Eurispes 2024, quasi il 10% della popolazione adotta un’alimentazione vegetariana (7,2%) o vegana (2,3%), per un totale di oltre 5,6 milioni di persone, segnando un incremento di tre punti percentuali rispetto all’anno precedente. Anche tra i consumatori onnivori o flexitariani si registra una chiara tendenza al cambiamento: il 60% degli italiani intende ridurre il consumo di carne entro i prossimi due anni, come evidenziato da un’indagine YouGov 2024.
Questa evoluzione si riflette nella crescente richiesta di opzioni plant-based nei ristoranti, un trend evidente anche sulla piattaforma di TheFork. Nel 2024, i piatti vegani rappresentano l’1,5% dell’offerta totale, con 269 ristoranti che offrono il tag “vegano”. La distribuzione geografica vede una concentrazione maggiore nel Centro Italia (82 ristoranti), seguita dal Nord-Ovest (71), dal Sud e Isole (78) e dal Nord-Est (38). Tra le città, Roma guida la classifica con 30 ristoranti, seguita da Milano con 22 e Napoli con 14.
Le prenotazioni effettuate utilizzando il filtro “vegano” hanno registrato un incremento del +35,2% tra gennaio e novembre 2024, con un aumento significativo soprattutto a cena (+36%) e a pranzo (+32%). A livello geografico, il Nord-Est ha registrato la crescita maggiore, con un +61% di prenotazioni rispetto al 2023 e un aumento del +58% dei coperti. Seguono Sud e Isole, con un incremento del +51% nelle prenotazioni.
La proposta di TheFork per Veganuary
Per rendere unica l’esperienza di Veganuary, TheFork ha creato una selezione esclusiva di ristoranti partner curata dal team di Veganuary, in collaborazione con Essere Animali. Questa iniziativa offre agli utenti l’opportunità di scoprire la creatività e la ricchezza della cucina vegana in oltre 50 ristoranti italiani, contribuendo a promuovere una nuova cultura gastronomica che unisce innovazione, gusto e sostenibilità.