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Gio. Gen 2nd, 2025

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato che, nel 2025, si prospetta un aggravio di +912,20 euro annui a famiglia.

Oltre ai rincari nel settore dell’energia, non mancano anche quelli in campo alimentare, delle assicurazioni, della scuola, e della ristorazione. Assenti, quest’anno, gli aumenti dei pedaggi autostradali: l’emendamento alla Legge di bilancio che avrebbe introdotto un incremento dell’1,8% è stato, infatti, ritirato.

La stangata in arrivo con il nuovo anno si abbatterà su una situazione già compromessa dai continui rincari registrati negli ultimi anni, che hanno determinato modifiche nelle abitudini di consumo e rinunce. Per questo ci saremmo aspettati una manovra più incisiva, soprattutto dal punto di vista del sostegno alle famiglie. Non vediamo, invece, un impegno mirato e incisivo da parte del Governo sulla lotta alle crescenti disuguaglianze.

Secondo Federconsumatori servono misure urgenti quali: la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 531 euro annui a famiglia); la riforma degli oneri di sistema su beni energetici (eliminando voci obsolete e spostandone altre sulla fiscalità generale); la creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare; la disposizione di maggiori aiuti per affrontare le spese relative a scuola e università; maggiori risorse per la sanità pubblica; misure per riequilibrare le disuguaglianze esistenti, prima di tutto attraverso un rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi.

Misure che “potrebbero, anzi dovrebbero, essere finanziate attraverso l’intervento (largamente annunciato ma non pervenuto) sulla tassazione degli extraprofitti e sul contrasto all’evasione fiscale”.

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