Il mese di gennaio si apre con il Veganuary, un’iniziativa internazionale che invita le persone a sperimentare un’alimentazione completamente vegetale per tutto il mese. Sempre più italiani stanno abbracciando questa scelta, motivati da ragioni etiche, ambientali e di benessere personale. Nel 2024, infatti, il 7,2% della popolazione si dichiara vegetariano, mentre il 2,3% segue una dieta vegana, segnando un netto aumento rispetto agli anni precedenti.
Questa tendenza ha un impatto anche sulla ristorazione, con il 61% dei locali in Italia che offre opzioni vegane o vegetariane. Per aiutare i ristoratori a rispondere a questa crescente domanda, SumUp ha stilato alcuni suggerimenti che spaziano dall’organizzazione della cucina alla promozione di piatti innovativi.
Il Veganuary è un’occasione unica per testare nuovi piatti, attirare una clientela più ampia e consolidare la propria posizione nel mercato della ristorazione moderna e sostenibile.
Pianificazione e strategie per un menù vegano di successo
Creare un menù vegano richiede una selezione attenta delle materie prime, spesso diverse da quelle tradizionali. È fondamentale collaborare con fornitori affidabili per garantire la disponibilità di ingredienti di qualità durante tutto il mese. Inoltre, investire nella formazione del personale è essenziale per realizzare piatti che rispettino elevati standard qualitativi.
Le proposte dovrebbero riflettere l’identità del ristorante e rispondere alle aspettative di una clientela sempre più esigente. Una pianificazione accurata consente di integrare con successo opzioni vegane senza stravolgere la cucina.
Gestione intelligente con strumenti digitali
Durante iniziative come il Veganuary, i ristoratori possono ottimizzare la gestione delle scorte con strumenti digitali come Cassa Pro e Cassa Lite di SumUp. Questi sistemi permettono di monitorare in tempo reale la disponibilità degli ingredienti e analizzare le preferenze dei clienti. In questo modo, è possibile proporre piatti vegani utilizzando ingredienti freschi e già conosciuti dalla clientela, minimizzando gli sprechi e migliorando l’efficienza operativa.
Presentazione accattivante per piatti irresistibili
L’aspetto visivo è fondamentale per valorizzare i piatti vegani. Una presentazione curata e colorata può stimolare l’appetito e invogliare i clienti a sperimentare. Nomi creativi ed evocativi, che richiamano la sostenibilità o gli ingredienti principali, contribuiscono a suscitare curiosità. Inserire le novità vegane come “piatto del giorno” può aumentare la visibilità e l’interesse verso queste proposte.
Adattare i piatti tradizionali alla cucina vegana
Non è necessario rivoluzionare il menù per soddisfare la domanda di opzioni vegane. Molti piatti della tradizione italiana possono essere reinterpretati con semplici modifiche. Per esempio, la lasagna può essere preparata con verdure grigliate o tempeh al posto della carne, e la besciamella può essere realizzata con latte di soia. Anche la pizza margherita può diventare vegana con formaggi a base di anacardi o soia, mentre il tiramisù può essere rivisitato con crema di tofu e savoiardi senza uova.
Gli influencer come fonte di ispirazione
I social media rappresentano un’ottima fonte di idee per arricchire i menù vegani. Influencer come Rucoolaaa, Little Vegan Witch e Fabiola Di Sotto offrono spunti creativi e sostenibili per piatti fuori dagli schemi. Dalle frittelle di bucce di melanzana alla maionese alle fragole, questi food creator dimostrano come la cucina vegana possa essere innovativa, accessibile e gustosa, fornendo ai ristoratori ispirazioni per ampliare e rinnovare le loro proposte.