Nel 2025, gli italiani si affacciano al futuro con un misto di emozioni contrastanti. Le due parole che emergono maggiormente per descrivere le aspettative per l’anno sono “preoccupazione” e “curiosità”, seguite da “fiducia” e “ottimismo”. Tuttavia, al tempo stesso, sentimenti come insicurezza e inquietudine a trovano spazio, riflettendo un Paese in bilico tra speranza e timore per ciò che verrà.
I dati sono frutto di due indagini condotte dall’Ufficio Studi Coop a dicembre 2024. La prima è stata realizzata su un campione rappresentativo della popolazione italiana con Nomisma, mentre la seconda si basa su una community di esperti del portale italiani.coop.
rapporto-coop-2024-WINTER-EDITION-TAVOLE_compressedDal quadro complessivo emerge un popolo diviso: il 52% degli italiani guarda al futuro con sentimenti positivi, mentre il 48% lo affronta con timore. Rispetto allo scorso anno, il clima sociale appare più cupo: mentre nel 2024 dominavano sensazioni come serenità e accettazione, queste sembrano ora in netto calo. La complessità della situazione si riflette nel mix di emozioni che attraversano il Paese, con un equilibrio fragile tra aspettative e ansie per l’anno appena iniziato.
Il rallentamento economico in Europa e in Italia
Le prospettive economiche per il 2025 vedono un rallentamento generalizzato, con previsioni di crescita del PIL che si attestano intorno al +0,5% secondo l’Ufficio Studi Coop, leggermente inferiori alle stime dell’Istat (+0,8%). Gli italiani, consapevoli di questa realtà, mostrano una certa cautela nei consumi, con un’attenzione crescente verso i beni essenziali.
Bollette e utenze registrano un saldo positivo del 26%, seguite da spese per la salute fisica (+24%) e il consumo domestico di cibo (+21%). In netto calo risultano invece gli acquisti in altri settori. La propensione per i grandi investimenti, come l’acquisto di una casa o di un’auto, resta bassa, mentre le famiglie sembrano concentrarsi su piccoli elettrodomestici per la casa piuttosto che su smartphone o tecnologie di lusso.
Il consumo delle famiglie, previsto in aumento del +0,7%, rimane al di sotto delle stime Istat, che indicano una crescita del +1,2%. La cautela sembra dunque essere la parola d’ordine, con un focus sulle priorità quotidiane.
Una società che torna all’essenziale
In un contesto caratterizzato da incertezza, gli italiani scelgono di puntare su ciò che ritengono essenziale, come la famiglia e il tempo di qualità con i propri cari. Il 75% degli intervistati dichiara di voler trascorrere più tempo con la famiglia, un dato in crescita del 25% rispetto all’anno precedente.
Tra i principali desideri degli italiani per il 2025 figurano la ricerca di tranquillità e armonia, ma non manca chi punta a realizzazioni personali e professionali. Tuttavia, il valore di generosità e altruismo registra un calo significativo (-8%), così come integrità e ideali (-5%). Questo quadro riflette una società che, di fronte alle difficoltà, sembra ripiegare su sé stessa.
Le attività più desiderate per il nuovo anno includono fare sport, trascorrere del tempo all’aria aperta e dedicarsi alla lettura. Tuttavia, progetti più impegnativi, come trasferimenti, matrimoni o nuovi studi, vengono accantonati, con solo il 6% della popolazione intenzionata a intraprenderli.
Tendenze alimentari: l’importanza del cibo casalingo
Le scelte alimentari degli italiani nel 2025 rispecchiano le crescenti disuguaglianze economiche. Mentre le classi più abbienti continuano a frequentare i ristoranti, la maggior parte della popolazione torna a preferire il cibo cucinato in casa. Il 71% degli italiani opta per piatti preparati tra le mura domestiche, puntando su salute (66%), semplicità (53%) e tradizione (51%).
Per chi ha redditi più bassi, però, le difficoltà si riflettono nelle scelte alimentari: il consumo di alimenti freschi come frutta, verdura e pesce è in calo, mentre aumenta la tendenza a comprare prodotti a marchio del distributore (+29%) e a frequentare i discount (+24%).
Uno sguardo al futuro tra sfide e opportunità
Nonostante le difficoltà, il 2025 presenta alcune opportunità. Gli esperti vedono possibilità di crescita nell’efficienza operativa e nell’innovazione tecnologica, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale e al miglioramento delle condizioni contrattuali dei lavoratori. L’attenzione al capitale umano e alle politiche di welfare appare centrale per affrontare le sfide di un anno che, seppur complesso, lascia intravedere margini di speranza.