Breaking
Dom. Gen 5th, 2025

Le esportazioni di cibo italiano hanno registrato un autentico balzo in avanti nell’ultimo decennio, raddoppiando in valore dai 34 miliardi di euro del 2014 ai quasi 70 miliardi stimati per il 2024.

Si tratta di un traguardo storico, come evidenziato da un’analisi di Coldiretti basata su dati Istat, che conferma il successo dell’agroalimentare italiano sui mercati internazionali.

Il boom sul mercato americano

Gli Stati Uniti si sono rivelati una vera miniera d’oro per il Made in Italy, con un incremento delle esportazioni del 150% nell’arco di dieci anni. Anche in Europa i numeri sono straordinari: Francia (+90%), Germania (+71%) e Gran Bretagna (+57%) hanno registrato crescite a doppia cifra. Tra i prodotti più apprezzati all’estero si trovano il vino, che guida la classifica, seguito da ortofrutta trasformata, formaggi, pasta, derivati dai cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva.

Una filiera da 4 milioni di lavoratori

Il successo dell’export agroalimentare è merito di una filiera Made in Italy che coinvolge oltre 4 milioni di lavoratori, tra 740mila aziende agricole e 70mila industrie alimentari. Questo patrimonio dell’economia nazionale si presenta come una forza trainante per il raggiungimento dell’obiettivo di 100 miliardi di export annuale entro il 2030.

Le sfide da affrontare

Nonostante il successo, l’agroalimentare italiano deve affrontare importanti sfide. Secondo il Centro Studi Divulga, i ritardi infrastrutturali costano circa 9 miliardi di euro di mancato export ogni anno. A questo si aggiunge il problema della contraffazione, con il falso Made in Italy agroalimentare che ha raggiunto un valore di 120 miliardi di euro a livello globale.

Coldiretti sottolinea l’urgenza di contrastare questo fenomeno attraverso l’applicazione del principio di reciprocità negli accordi commerciali dell’Unione Europea. Solo così sarà possibile preservare il valore autentico del Made in Italy e continuare a rafforzare la presenza dei prodotti italiani sulle tavole di tutto il mondo.

Related Post