Breaking
Gio. Gen 16th, 2025

La passione per la pizza è un tratto distintivo della cultura italiana, tanto che il 40% delle famiglie la prepara in casa, spesso utilizzando farine speciali o ingredienti gourmet.

Questo dato emerge da un’indagine Coldiretti-Ixe’, diffusa in occasione della Giornata internazionale della pizza del 17 gennaio. La pizza, simbolo dell’Italia a tavola, rappresenta una “economia” globale in crescita, con un valore che nel 2024 ha raggiunto i 160 miliardi di euro, come evidenziato da un’elaborazione Coldiretti basata su dati Vpa Research.

La crescita delle pizze gourmet e artigianali

Le pizze fatte in casa riflettono le nuove tendenze del mercato, che premiano le versioni artigianali e gourmet. I consumatori, infatti, cercano sempre più spesso sapori unici e ingredienti di alta qualità, come farine di grani antichi salvati dall’estinzione e prodotti a Denominazione di origine protetta o a chilometro zero. Pomodoro, mozzarella e olio extravergine d’oliva sono protagonisti della tradizione, con una preferenza per le materie prime rigorosamente Made in Italy.

La questione dell’origine degli ingredienti

Preparare la pizza in casa consente anche di garantire l’originalità degli ingredienti, un tema cruciale in Italia, dove quasi due pizze su tre servite nei ristoranti contengono prodotti importati senza adeguate informazioni per i consumatori. Coldiretti denuncia l’uso di mozzarella lituana, concentrato di pomodoro cinese, olio tunisino e farina ungherese. Per contrastare questa situazione, l’organizzazione ha promosso una mobilitazione per una legge europea che introduca l’obbligo di etichettatura di origine per tutti i prodotti alimentari commercializzati nella Ue.

Il contributo economico della pizza in Italia

In Italia, la “pizza economy” genera un fatturato superiore ai 15 miliardi di euro e coinvolge oltre 100.000 lavoratori a tempo pieno, cifra che sale a 200.000 nei weekend. Ogni anno vengono sfornate 2,7 miliardi di pizze, con un consumo di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio d’oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

Un fenomeno globale con radici italiane

Pur essendo nata a Napoli, la pizza è diventata un fenomeno globale. Negli Stati Uniti, ogni cittadino consuma in media 13 chili di pizza all’anno, un dato che supera di gran lunga quello europeo. In Europa, gli italiani guidano la classifica con 7,8 chili pro capite, seguiti da spagnoli (4,3 chili), francesi e tedeschi (4,2 chili).

Il riconoscimento Unesco

L’importanza culturale della pizza è stata sancita nel dicembre 2017, quando l’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” è stata inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco. Questo riconoscimento celebra il legame profondo tra la pizza e la tradizione culinaria italiana, confermandola come simbolo di eccellenza e creatività a livello mondiale.

Related Post