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Lun. Gen 20th, 2025

L’export di spumanti italiani verso gli Stati Uniti ha registrato una crescita del 41% a novembre, mentre i vini fermi imbottigliati sono aumentati del 17%. Questo aumento è il primo dato post-elezioni che riflette la corsa alle scorte in vista dei dazi sulle merci importate, minacciati dal neo-presidente Donald Trump. Questo rally, supportato anche dalla forza del dollaro, ha portato a un incremento del 7% nelle esportazioni italiane verso gli Usa, con gli spumanti, in particolare il Prosecco, in forte crescita (+19,5%).

Frescobaldi: “Il vino è un settore vulnerabile ai dazi”

Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione italiana vini, ha commentato positivamente l’incremento delle esportazioni, ma ha evidenziato le preoccupazioni relative ai dazi. Gli Stati Uniti rappresentano il 24% dell’export italiano di vino, con un valore che supererà 1,9 miliardi di euro nel 2024. Questo dato rende il settore vinicolo particolarmente vulnerabile a politiche protezionistiche in un momento già difficile per l’industria. Frescobaldi ha chiesto al Governo italiano la massima attenzione nella gestione di questa situazione, fondamentale per il futuro commerciale del vino.

Un picco storico nelle esportazioni di spumanti

Secondo l’Osservatorio Uiv, novembre ha registrato un picco storico negli ordini di spumanti italiani, con un valore di circa 54 milioni di euro, segnando un aumento del 29%. Paolo Castelletti, segretario generale di Uiv, ha sottolineato che gli Stati Uniti sono sempre più sotto la lente d’ingrandimento, non solo per i dazi imminenti, ma anche per le nuove linee guida sui consumi alimentari. Nei prossimi mesi, il settore si concentrerà anche su New York, dove sarà portato un messaggio di consumo consapevole e moderato, in rappresentanza dei consumatori di vino.

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