Secondo Gianpaolo Girardi, fondatore di Proposta Vini, uno dei principali distributori nazionali di vino con sede in Trentino, il 2025 vedrà una prosecuzione della sofferenza dello Champagne, mentre gli spumanti italiani continueranno a crescere. Questa tendenza è attribuita alla maggiore diffusione dell’abitudine di consumare spumanti durante tutto il pasto. Questo trend positivo non si limiterà alle aree storicamente più vocate, ma favorirà anche le piccole realtà emergenti di tutto il Paese, grazie all’attenzione crescente verso le diverse espressioni della spumantistica da uve italiane.
Vini fermi: crescita dei bianchi e calo dei grandi rossi
Per quanto riguarda i vini fermi, il 2025 confermerà la tenuta del segmento dei vini bianchi, con particolare successo per le etichette che valorizzano l’identità e la tipicità dei territori di origine. Al contrario, i grandi rossi come Supertuscan, bordolesi e amaroni subiranno un ulteriore calo, già registrato nel 2024. Questo declino è dovuto sia ai prezzi elevati che al cambiamento delle abitudini dei consumatori, sempre più orientati verso vini meno strutturati e corposi. I rosati non vedranno cambiamenti significativi, mentre crescerà l’interesse per i vini naturali.
Spirits: sperimentazione e innovazione
Secondo Antonio Beneforti, esperto selezionatore di Proposta Spirits, la divisione di Proposta Vini dedicata a distillati e liquori, che nel 2024 ha visto un incremento delle vendite del 40%, il 2025 sarà un anno di grande sperimentazione e innovazione. La ristorazione e le enoteche stanno abbracciando sempre più i distillati, utilizzandoli per sorprendere la clientela.
Gin, amari e whisky protagonisti del mercato
Il gin continuerà a essere un protagonista in Italia, con consumi in crescita, in controtendenza rispetto al resto del mondo, dove il mercato è saturo. Gli amari, grazie alla loro versatilità nella ristorazione e nella mixology, stanno vivendo un momento d’oro, diventando ingredienti fondamentali per cocktail e aperitivi. Anche il whisky sta guadagnando terreno tra i più giovani italiani, pur con una diffusione più lenta rispetto ad altri Paesi. Inaspettatamente, si registra un aumento del consumo di whisky tra le donne, sfidando lo stereotipo che lo vuole esclusivo dei gentlemen di mezza età.
Il ritorno del rum e la scommessa sul vermouth
Il rum torna a essere apprezzato per la sua qualità, con un interesse crescente per produttori emergenti in grado di raccontare storie autentiche e peculiarità uniche. La grande scommessa per il 2026 sarà il vermouth: questo vino fortificato si prepara a conquistare sempre più appassionati, valorizzando il vitigno base e le sue caratteristiche.
Il ruolo centrale della sostenibilità
Un tema trasversale che sta acquisendo sempre più rilevanza è quello della sostenibilità. Nel mondo degli spirits, cresce il numero di produttori che adottano approcci “carbon free” e pratiche etiche con impatti sociali positivi. Anche in Italia non mancano esempi di aziende che si impegnano per ridurre l’impatto ambientale, confermando la crescente attenzione verso la salvaguardia del pianeta.