Dopo oltre 40 anni di attività, chiudono i battenti due storici bar della Stazione Centrale di Milano, il Bar Centrale e il Gran Bar. Considerati – scrive MilanoToday – tra i peggiori locali della città, questi bar sono diventati tristemente famosi per il loro stile antiquato, l’illuminazione poco invitante e un’offerta gastronomica giudicata scadente, con prezzi spesso sproporzionati rispetto alla qualità.
Posizionati strategicamente all’interno del grande salone della stazione, i due locali sembravano appartenere a un’altra epoca. Il Bar Centrale, ad esempio, era visibile a chiunque uscisse dai binari, ma con le sue vetrine opache e l’arredo datato strideva rispetto agli standard moderni dell’area commerciale circostante. Il Gran Bar, situato sul lato destro della stazione, soffriva di simili carenze estetiche e qualitative, guadagnandosi l’appellativo di “reliquia degli anni Ottanta”.
Un cambiamento atteso da anni
Entrambi i locali erano gestiti dalla Sarf Spa, una società che per decenni ha mantenuto questi spazi nello stile dei tradizionali buffet di stazione, retaggio di un’epoca in cui le infrastrutture ferroviarie non avevano ambizioni commerciali moderne. Tuttavia, la trasformazione della Stazione Centrale in un hub commerciale di livello internazionale ha reso queste attività anacronistiche e fuori luogo.
La situazione si è sbloccata quando Grandi Stazioni, società che gestisce gli spazi ferroviari, ha raggiunto un accordo con Sarf per chiudere i contratti d’affitto con un anno di anticipo. “Abbiamo rinunciato a un’importante somma pur di liberarci di questi spazi”, hanno fatto sapere fonti vicine a Grandi Stazioni, che intende ora restaurare e riqualificare l’area per nuovi progetti commerciali.
Una chiusura inevitabile
La decisione – conclude MilanoToday – è stata accolta positivamente sia dai viaggiatori sia dagli operatori del settore, considerando le pessime recensioni accumulate dai due bar su piattaforme come Google e Tripadvisor, dove lamentela dopo lamentela hanno dipinto un quadro impietoso. Con l’arrivo della primavera 2025, questi locali saranno sostituiti da nuove attività in linea con l’attuale visione della stazione come punto di riferimento per viaggiatori e cittadini.