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Mar. Gen 28th, 2025

Il settore alimentare e delle bevande in Italia è una componente chiave dell’economia nazionale. Secondo un’analisi di SACE, l’Italia si distingue in Europa per il numero di imprese attive nel settore, rappresentando il 19% del totale (55.062 imprese) e generando il 13% del fatturato europeo complessivo, pari a 149.925 milioni di euro. Inoltre, il comparto food & beverage costituisce il 15% del fatturato totale del manifatturiero italiano, posizionandosi al primo posto tra i settori industriali del Paese.

Il comparto delle bevande, in particolare, sta vivendo un momento di crescita significativo, con un’attenzione sempre maggiore ai prodotti premium. Un rapporto di Knowledge Sourcing Intelligence prevede che il mercato globale delle bevande alcoliche premium crescerà costantemente tra il 2023 e il 2028, trainato dall’esclusività e dalla qualità percepita di questi prodotti.

La premiumizzazione ridefinisce il mercato del beverage

In questo contesto, il Made in Italy si conferma un punto di riferimento globale, soprattutto nella categoria degli aperitivi. Ilaria Cervone, fondatrice dell’agenzia Liquid-Hub.com, specializzata in servizi commerciali e marketing per il settore beverage, sottolinea come il mercato stia subendo una profonda trasformazione grazie al trend della premiumizzazione. Questo cambiamento rende il mercato più competitivo e sofisticato, ma anche affollato da brand che considerano la premiumizzazione un percorso immediato verso il successo.

“Molti professionisti, spesso estranei al settore, credono che basti avere un buon prodotto, confezionarlo in una bottiglia accattivante e proporlo a un prezzo elevato per essere considerati premium”, spiega Cervone. Tuttavia, aggiunge, “la realtà è ben diversa. Molti prodotti, a causa di volumi limitati e costi di produzione elevati, si posizionano nella fascia premium senza offrire un’esperienza realmente premium ai consumatori.”

“Creare valore è il cuore della premiumizzazione”

Secondo Cervone, la vera premiumizzazione va oltre il prezzo e l’estetica. “Si basa sulla capacità di creare valore, costruire una presenza solida sul mercato e offrire un servizio eccellente sia ai partner sia ai consumatori finali”, sottolinea. I brand che investiranno in questi aspetti saranno quelli capaci di emergere e costruire un business sostenibile nel tempo.

Tra gli esempi di successo spicca Cordusio, un aperitivo ai frutti rossi che, a meno di due anni dal lancio, è già presente in nove mercati e presto raggiungerà altri Paesi, inclusi gli Stati Uniti. Cordusio rappresenta un modello di premiumizzazione autentica, con un approccio strategico che ne garantisce competitività e valore a lungo termine.

“Autenticità e coerenza fanno la differenza”

Un esempio emblematico di premiumizzazione mal riuscita è rappresentato dal boom di nuovi brand di gin, spesso lanciati senza una visione strategica a lungo termine. “Il risultato è un mercato frammentato, con prodotti simili che non riescono a distinguersi”, osserva Cervone.

D’altro canto, innovazioni come Aqva di Gin di Bespoke Distillery dimostrano che autenticità e coerenza possono fare la differenza. Questo prodotto, basato sulla piramide olfattiva e disponibile anche in formato spray, sta riscuotendo successo negli Stati Uniti e in India, grazie a strategie di posizionamento mirate.

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