La scorsa settimana Lidl Italia ha annunciato, con il supporto del WWF, l’intenzione di rafforzare il proprio «impegno per un’alimentazione più consapevole». L’azienda punta, entro il 2030, a incrementare del 20% la quantità di alimenti a base vegetale venduti rispetto al 2023. Questo include fonti proteiche come legumi, noci, semi, alternative vegane a carne, uova e pesce, oltre a cereali integrali, frutta e verdura. Tale obiettivo si inserisce nella strategia olistica di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) e nel «concetto di nutrizione» promosso da Lidl.
Nel comunicato diffuso sul sito ufficiale, Lidl ha inoltre dichiarato di voler migliorare gli standard di benessere animale per i prodotti a marchio a base di carne. Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione & CSR di Lidl Italia, ha affermato: «Vogliamo avere un impatto positivo ancora maggiore in futuro e offrire ai nostri clienti una crescente offerta di alternative sane e sostenibili, al prezzo Lidl.»
Tuttavia, sul tema del benessere animale, restano ancora molte questioni irrisolte. A distanza di oltre due anni dal lancio della campagna #LidlChickenScandal, Lidl Italia non sembra aver intrapreso azioni concrete per affrontare le gravi problematiche relative alle condizioni di vita dei polli negli allevamenti intensivi dei propri fornitori. Anziché aprire un dialogo costruttivo, l’azienda ha risposto ai numerosi tentativi di confronto promossi da Essere Animali con una diffida legale, cercando di ostacolare le attività dell’organizzazione.
Benché sia incoraggiante vedere Lidl Italia impegnarsi in iniziative legate alla sostenibilità e al miglioramento del benessere animale, restano ancora domande aperte da parte di Essere Animali, rimaste senza risposta dal 2022. Tra queste: quali passi concreti verranno compiuti per migliorare gli standard di allevamento dei polli destinati ai prodotti a marchio Lidl? Perché Lidl Italia non segue l’esempio di Lidl Germania, che ha fissato obiettivi specifici per il 2030 riguardanti le condizioni di vita dei polli? Inoltre, quali azioni sono state intraprese nei confronti dei fornitori segnalati da Essere Animali per il mancato rispetto degli standard di benessere animale?
Elisa Bianco, responsabile corporate engagement di Essere Animali, commenta: «Siamo lieti di vedere che Lidl Italia è capace di sviluppare un piano di miglioramento per il 2030, soprattutto perché è proprio ciò che chiediamo da oltre due anni per le loro filiere di polli. Ci auguriamo che Lidl Italia risponda presto alle nostre domande con obiettivi chiari e concreti.»