Sono le regioni del Centro e del Nord Est le vere protagoniste della crescita dei consumi di mozzarella di bufala campana Dop in Italia.
Dal Lazio al Friuli Venezia Giulia, passando per l’Emilia Romagna, questi territori hanno trainato il mercato interno nel 2024, mentre l’export ha registrato una leggera flessione. È quanto emerge dal report del Consorzio di Tutela, presentato alla Camera di Commercio di Caserta nell’ambito della giornata di studio “Mozzarella di Bufala Campana DOP: direzione Futuro”.
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Produzione stabile, export in calo
Nel 2024 la produzione ha raggiunto i 55 milioni e 718mila chilogrammi, con un incremento dello 0,23% rispetto al 2023. L’export, però, ha subito un leggero calo, passando dal 38,3% del 2023 al 36,8% del 2024. La Francia si conferma il primo mercato di destinazione, con un aumento dal 29% al 31,8%, seguita dalla Germania (dal 15,7% al 18,1%) e dalla Spagna (dal 5,1% all’8,1%). Tra le nuove destinazioni emergono Norvegia e Thailandia, mentre tra i mercati più promettenti per il futuro figurano l’Europa dell’Est, il Messico e diversi Paesi asiatici, tra cui Emirati Arabi, Singapore e Malesia.
Per il 2025 il Consorzio ha annunciato una campagna di promozione da oltre un milione di euro in Europa, con un focus su Francia, Germania, Inghilterra e Paesi Bassi.
Crescita dei consumi in Italia
Il consumo interno è salito al 63,2% rispetto al 61,7% del 2023. La crescita è stata trainata soprattutto dal Nord Est, che ha visto un incremento dal 16,6% al 24,5%, e dal Centro Italia, passato dal 17,9% al 23,5%. Al contrario, le vendite sono diminuite nel Nord Ovest (dal 39,6% al 32,3%) e al Sud (dal 26% al 19,7%).
”Un anno in chiaroscuro”
“Abbiamo vissuto un anno in chiaroscuro”, ha commentato il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo. “Di fronte alle difficoltà dettate dal contesto internazionale e dalla crisi dei consumi, la filiera è riuscita a reggere, con risultati sostanzialmente in linea con il 2023. Questo deve spingerci a delineare strategie efficaci per affrontare i rapidi cambiamenti in atto”.
Anche il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, ha sottolineato la necessità di riequilibrare la produzione di latte: “Si continua a produrre più latte nei mesi invernali, quando la domanda cala, e meno nei mesi primaverili ed estivi, quando invece aumenta la richiesta di mozzarella Dop. Dobbiamo incentivare gli allevatori virtuosi e migliorare il nostro sistema di tracciabilità. Inoltre, dobbiamo puntare sempre più sulla qualità del nostro prodotto, comunicandone il valore ai consumatori”.
Tracciabilità e trasparenza nella filiera
Michele Blasi del Dipartimento Qualità Agroalimentare (Dqa), ente terzo incaricato della certificazione della filiera dal 2013, ha evidenziato i risultati raggiunti: “Abbiamo effettuato oltre un milione di controlli e circa 10mila visite ispettive in dieci anni, garantendo trasparenza e tracciabilità di uno dei prodotti simbolo del made in Italy”.
Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha ribadito l’importanza dell’innovazione tecnologica per la tracciabilità: “L’uso di strumenti informatici avanzati rafforzerà ulteriormente il sistema, garantendo trasparenza e protezione per produttori e consumatori”.
Nuovi progetti per il 2025
Il 2025 vedrà un forte impegno nella promozione internazionale, grazie a una collaborazione con il Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop e il Consorzio del Prosciutto di San Daniele. Sono previsti seminari all’estero in collaborazione con ambasciate, consolati e uffici Ice, oltre a iniziative mirate per intercettare i giovani consumatori europei. Le attività inizieranno in primavera e saranno supportate da studi di mercato condotti da Nomisma.
Inoltre, il Consorzio parteciperà a fiere di settore internazionali, con due tappe negli Stati Uniti: il Pizza Expo di Las Vegas e il Fancy Food di New York.
”Nuovi fondi per la promozione della Bufala Dop”
L’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, ha annunciato nuovi finanziamenti per sostenere la promozione della mozzarella di bufala campana Dop a livello globale. “Stiamo studiando con il Consorzio di Tutela le migliori strategie da mettere in campo, con risorse significative per valorizzare un prodotto simbolo della nostra terra”, ha dichiarato.