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Sab. Mar 1st, 2025

Nonostante i dati positivi sull’export, il consumo reale di vino italiano negli Stati Uniti ha chiuso il 2024 con un segno negativo, mentre l’ombra dei dazi minacciati dall’amministrazione Trump rende il quadro ancora più preoccupante. Lo evidenzia Unione italiana vini (Uiv), che attraverso il suo Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle vendite nel settore off e on trade negli USA.

Flessione del 4,4% per il vino italiano

Secondo l’analisi, il mercato statunitense ha registrato un calo delle vendite di vino italiano del 4,4% in volume, rispetto a una contrazione generale del 7,2%. A soffrire maggiormente sono stati i vini bianchi e rossi, entrambi in calo del 6,4%, mentre gli spumanti italiani hanno segnato una crescita dell’1,5%, conquistando quote di mercato rispetto ai competitor. Tra le denominazioni più penalizzate, si salvano Prosecco, Brunello di Montalcino e Barolo.

Le vendite nella grande distribuzione USA

I dati dell’Osservatorio Uiv, basati sulle elaborazioni Nielsen sulle vendite nella grande distribuzione e nel retail statunitense, confermano il trend negativo: nel 2024 il vino italiano ha registrato una flessione del 4,2% in volume e del 2,5% in valore, attestandosi a 2,6 miliardi di euro. Tra le etichette più colpite, il Pinot Grigio delle Venezie (-7%) e il Lambrusco (-6%), mentre si distinguono in positivo i bianchi siciliani (+5%), il Brunello di Montalcino (+3%) e il Prosecco (+1%), che però ha subito un calo del 4% nell’ultimo trimestre.

Fine anno difficile per il mercato del vino

Il quarto trimestre, che comprende le festività del Thanksgiving e del Natale, è stato tra i peggiori, con perdite del 7% in volume e del 6% in valore. Una tendenza opposta rispetto ai dati di export dei primi 11 mesi dell’anno, che hanno segnato una crescita del 7%, solo in parte influenzata dall’aumento della domanda di novembre dovuto ai dazi. Proprio in quel mese, le richieste di spumanti sono aumentate del 41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, trend che si prevede in ulteriore crescita a dicembre. Tuttavia, secondo Uiv, non ci sarà molto da festeggiare.

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