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Mer. Apr 2nd, 2025

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago porta la sua esperienza come modello di riferimento per la sostenibilità nel settore caseario alla conferenza internazionale “Prospettive globali delle Indicazioni Geografiche”, organizzata a Roma dalla FAO e dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF). Durante la sessione plenaria del 19 febbraio, dedicata all’innovazione per la sostenibilità delle Indicazioni Geografiche, il Consorzio condividerà il proprio percorso verso uno sviluppo responsabile.

Da oltre vent’anni, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago promuove la sostenibilità lungo tutta la filiera, con un approccio che considera gli impatti ambientali, sociali ed economici della produzione. Questo impegno sarà al centro del dibattito internazionale, che dal 18 al 21 febbraio riunirà a Roma oltre 350 partecipanti da 52 Paesi.

“Abbracciando la sostenibilità in un’ottica sistemica e di lungo periodo, le Indicazioni Geografiche possono trasformare tradizione e legame con il territorio in un vantaggio competitivo e in un modello di sviluppo”, afferma Flavio Innocenzi, Direttore del Consorzio, anticipando i temi del suo intervento. “Abbiamo iniziato questo percorso nel 2004 e nel 2020 abbiamo introdotto nel Disciplinare la possibilità di produrre con caglio vegetale. Nel 2022 è nato il progetto Asiago Green Edge, volto a bilanciare sviluppo economico, sociale e rispetto per l’ambiente. La certificazione Made Green in Italy rappresenta un ulteriore passo in un percorso di miglioramento continuo che coinvolgerà l’intera filiera, con l’obiettivo di generare un impatto concreto e misurabile.”

Allineato agli obiettivi dell’AGENDA 2030, il Consorzio concretizza il proprio impegno con azioni mirate:

  • Benessere animale e sicurezza alimentare attraverso il sistema ClassyFarm (Obiettivi 3 e 12);
  • Riduzione dell’impatto ambientale, con la certificazione Made Green in Italy, che ha permesso di abbattere il consumo energetico del 20% annuo per caseificio, con un risparmio di circa 150 MWh di energia elettrica e 100.000 Sm³ di gas, evitando l’emissione di 250 tonnellate di CO₂ (Obiettivo 12);
  • Tutela della biodiversità, con iniziative come la riforestazione di un’area dell’Altopiano di Asiago devastata dalla tempesta Vaia nel 2018 (Obiettivo 15).

L’obiettivo è far evolvere la tradizione in chiave innovativa, proiettando il formaggio Asiago e il suo territorio verso un futuro sempre più sostenibile.

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