Breaking
Dom. Mar 30th, 2025

Il Consorzio DOC delle Venezie è tra i protagonisti degli Stati Generali del Vino, il convegno organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in programma oggi, 17 febbraio 2025, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma.

Un’importante occasione di confronto tra istituzioni europee e nazionali, rappresentanti delle regioni e stakeholder del settore per discutere le prospettive e le sfide future del comparto vitivinicolo italiano.

L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, seguiti dal dibattito sul quadro normativo europeo e sulle strategie per rafforzare la competitività del settore. Tra gli interventi di rilievo, quello di Herbert Dorfmann, europarlamentare e relatore della Strategia “Dal produttore al consumatore”, che ha approfondito le politiche europee per il comparto vitivinicolo.

In questo contesto, il Direttore del Consorzio DOC delle Venezie, Stefano Sequino, è intervenuto nel panel dedicato a export, accordi internazionali, promozione e internazionalizzazione, sottolineando il ruolo chiave del vino come ambasciatore del Made in Italy e illustrando le opportunità offerte dagli accordi commerciali per consolidare la presenza del settore vitivinicolo italiano nei mercati globali.

“Come Consorzio, stiamo registrando un andamento anticiclico: nel 2024 abbiamo osservato un incremento del 3% nell’imbottigliato. Oggi il Pinot Grigio DOC delle Venezie, con una produzione annua di circa 230 milioni di bottiglie, è un’icona del Made in Italy, destinando il 95% dei volumi all’export, con gli Stati Uniti in posizione di leadership. In questo scenario, diventa essenziale sfruttare al meglio gli strumenti promozionali dell’OCM per rafforzare la nostra presenza globale”, ha dichiarato Stefano Sequino.

Ha poi aggiunto: “Una strategia vincente deve puntare sulla diversificazione dei mercati e sul consolidamento di quelli maturi, ma anche su un linguaggio capace di coinvolgere le nuove generazioni. Il nostro vino, grazie alla sua versatilità e al moderato tenore alcolico, si presta perfettamente ai nuovi trend di consumo. Dobbiamo raccontarlo in modo inclusivo, adattandoci ai nuovi modelli di acquisto e di fruizione”.

Con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti di settore e figure di riferimento del comparto, gli Stati Generali del Vino si confermano un appuntamento cruciale per tracciare il futuro della filiera e il ruolo dei Consorzi nella tutela e promozione delle denominazioni italiane.

Related Post

Advertisement Advertisement