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Gio. Apr 3rd, 2025

50mila persone hanno già firmato la petizione lanciata da Essere Animali per chiedere a KFC Italia un impegno a eliminare le pratiche più crudeli negli allevamenti di polli dei suoi fornitori, come le alte densità e l’utilizzo di razze a rapido accrescimento. 

LA PETIZIONE

La campagna – riporta una nota – nei confronti della catena di fast food è stata lanciata a fine 2023 e da allora Essere Animali continua a chiedere che l’azienda si impegni a ridurre la sofferenza dei polli attraverso la sottoscrizione dello European Chicken Commitment, così come ha già fatto in Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Svezia, Regno Unito e Irlanda. 

Come parte della campagna, a marzo 2024 Essere Animali ha diffuso un’indagine sotto copertura realizzata in quattro stabilimenti di un fornitore di KFC Italia nella provincia di Verona, che mostrano animali agonizzanti e con ferite aperte, petto e zampe bruciate, alta mortalità e terribili violenze da parte degli operatori.  

Finora, KFC Italia non ha risposto alle richieste di Essere Animali, nonostante centinaia di attivisti e follower dell’associazione abbiano inviato all’azienda oltre 700 email, 600 commenti sui social, 900 condivisioni e 1000 tweet soltanto nell’ultimo anno.

Elisa Bianco, responsabile corporate engagement di Essere Animali (FOTO) ha dichiarato: «KFC afferma che un cibo di buona qualità parte dal garantire standard maggiormente rispettosi del benessere animale in allevamento, eppure continua a ignorare le nostre richieste da un anno e mezzo. Qualche giorno fa l’azienda ha lanciato i NOggets, nugget di pollo pubblicizzati come non “le solite pappettine di pollo macinato, pre impanato e surgelato che non sanno di niente”. Un claim dietro cui continua a nascondersi la stessa sofferenza dei polli che non ha mai smesso di fare parte della ricetta segreta di KFC dall’inizio della nostra campagna. Quanti proclami dovremo ancora leggere prima di vedere un impegno concreto?».

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