di Luigi Casari
Nata nel 1898, l’Azienda Vinicola Attilio Contini è una delle realtà più antiche e prestigiose del panorama enologico sardo. Da oltre un secolo, questa storica cantina porta avanti una missione chiara: preservare l’eredità vitivinicola dell’isola con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Un equilibrio perfetto tra radici profonde e innovazione, che rende ogni bottiglia Contini un racconto autentico della Sardegna.










Un viaggio nel tempo: la storia di Contini
Fondata da Salvatore Contini, l’azienda ha costruito la sua fama sulla Vernaccia di Oristano, un vino che ha segnato la storia della viticoltura sarda. Nel 1971, la Vernaccia è stata il primo vino a ottenere la DOC in Sardegna, consolidando il prestigio di Contini. Nel tempo, l’azienda ha saputo ampliare la sua produzione, sperimentando con successo altre varietà autoctone come il Vermentino, il Cannonau e il Nieddera.
Siamo andati alla scoperta di questa straordinaria realtà che unisce tradizione e innovazione per una produzione di qualità nel pieno rispetto della tradizione regionale grazie al progetto Sardinia Food Awards che include servizi e gestione comunicazione per le aziende del territorio e che per questa occasione ha organizzato per conto del progetto Sinis wines un press trip accompagnato direttamente da Donato Ala Giordano giornalista e ideatore dei Sardinia Food Awards.









Il legame con il territorio: un’identità sarda in ogni calice
Le vigne di Contini si estendono lungo la penisola del Sinis e la valle del Tirso, in un ambiente naturale unico che conferisce ai vini caratteristiche inconfondibili. Il suolo, composto da argille, ciottoli e sedimenti sabbiosi, e il clima, influenzato dal maestrale e dalle calde estati mediterranee, creano un habitat perfetto per la coltivazione della Vernaccia e del Nieddera. A completare questo paesaggio, i vigneti che sorgono sulle terre vulcaniche del Monte Arci, dove la presenza di ossidiana arricchisce il terreno e dona ai vini un carattere distintivo.
Innovazione e sostenibilità: il futuro di Contini
Se la tradizione è il cuore dell’azienda, l’innovazione è la sua spinta propulsiva. Contini è stata tra le prime cantine sarde a sperimentare nuove vinificazioni, dando vita a etichette moderne come Karmis e Pontis, interpretazioni innovative della Vernaccia. La volontà di coniugare qualità e sostenibilità ha portato alla creazione di Mamaioa, un vino naturale senza solfiti aggiunti, pensato per rispondere alla crescente domanda di prodotti biologici e genuini.
Dalla storia al mito: i vini celebrativi
Il profondo legame con la cultura e la tradizione sarda è evidente anche nelle scelte simboliche dell’azienda. Nel 2009, Contini ha legato il proprio nome alla Sartiglia di Oristano, la storica giostra equestre medievale, dando vita ai vini Sartiglia (Cannonau), Pariglia (Vermentino) e Componidori (Vernaccia). Nel 2014, ha reso omaggio ai Giganti di Mont’e Prama con un vino d’eccellenza, “I Giganti”, un rosso di prestigio ottenuto da uve Nieddera.
Un’azienda proiettata verso il mondo
Oggi, i vini Contini non sono solo ambasciatori della Sardegna in Italia, ma conquistano anche il mercato internazionale. Con una produzione che spazia dalle etichette più tradizionali a quelle più sperimentali, l’azienda continua a innovare senza perdere di vista le sue radici. Ogni bottiglia racconta la storia di una famiglia che da oltre un secolo trasforma l’amore per la propria terra in eccellenza enologica.
Contini rappresenta un perfetto connubio tra passato e futuro: un’azienda che custodisce la tradizione con orgoglio, ma che non smette mai di guardare avanti.
Luigi Casari