MoleCola, la cola italiana nata nel cuore del Piemonte, sarà tra i protagonisti di Agricoltura È, l’evento organizzato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, in programma dal 24 al 26 marzo in Piazza della Repubblica, a Roma.

MoleCola e CoproB – Italia Zuccheri: un impegno per la sostenibilità
L’attenzione per l’ambiente e la valorizzazione delle risorse locali sono pilastri fondamentali della filosofia di MoleCola. Per questo, l’azienda collabora con CoproB – Italia Zuccheri, l’unico produttore di zucchero 100% italiano derivato da barbabietole coltivate da oltre 5.000 aziende agricole.
Questa partnership rappresenta un modello virtuoso di sostenibilità, dimostrando come sia possibile coniugare tradizione e innovazione per garantire un prodotto di qualità nel pieno rispetto del territorio e dell’ambiente.
La storia di MoleCola: una cola tutta italiana
Nata nel 2013 a Torino, MoleCola si ispira a una ricetta piemontese dell’Ottocento, unendo ingredienti 100% italiani per un gusto autentico e distintivo. La sua formula è frutto della collaborazione con un aromatiere fiorentino attivo dal 1928, specializzato nell’estrazione e miscelazione di aromi naturali.
L’attenzione alla qualità si riflette anche nella scelta dello zucchero di barbabietola, fornito da Italia Zuccheri, che raccoglie il prodotto da 5.700 aziende agricole tra Veneto ed Emilia-Romagna, garantendo uno zucchero certificato e 100% italiano.
La produzione avviene in due stabilimenti: a Fidenza, per le lattine, e a Ormea, per la versione in vetro 90.60.90, realizzata con acqua minerale naturale.
Un design iconico ispirato alla tradizione italiana
Oltre alla qualità del prodotto, MoleCola si distingue per il design delle sue bottiglie, ispirato al fascino senza tempo delle dive del cinema degli anni ’50 e ’60, come Sofia Loren. Il modello 90.60.90, con la sua silhouette che richiama il vitino da vespa e i fianchi sinuosi, rende omaggio a un’estetica tipicamente italiana.
Anche il packaging riflette l’attenzione ai dettagli e alla tradizione artigianale: la versione in vetro scuro riciclato richiama la sartorialità italiana, con una superficie lavorata come un tessuto di tweed e un’etichetta che rievoca una cintura, mentre il tappo a corona ricorda il cappello delle grandi attrici dell’epoca.