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Mar. Apr 1st, 2025

La Commissione europea ha annunciato oggi l’atteso «pacchetto sul vino», che rivede tre regolamenti, nel tentativo di far risorgere un settore invecchiato, a corto di liquidità e colpito dai cambiamenti climatici.

Il cofinanziamento per le piccole e medie imprese per gli interventi mirati a mitigare il cambiamento climatico dovrebbe salire all’80 per cento del totale, la durata delle autorizzazioni per i nuovi impianti dovrebbe essere estesa a otto anni, senza penalità in caso di mancato utilizzo, ma dovrebbero arrivare anche novità in materia di etichettatura per i vini no e low alcol.

Il Commissario all’Agricoltura, Christophe Hansen, ne ha parlato durante il summit a Roma “Agricoltura è”. Le misure, in ogni caso, non saranno immediatamente operative, ma dovranno passare al vaglio di Consiglio e Parlamento europeo ovviamente.

UIV: bene la proposta

“La proposta di ‘Pacchetto Vino’ presentata oggi dalla Commissione Europea risponde alla necessità di sviluppare interventi normativi specifici e mirati per il nostro settore in un momento così delicato su tutti i fronti, da quello geopolitico a quello economico-commerciale, ma anche ambientale e sociale”. Così il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, ha commentato il documento illustrato oggi a Bruxelles dal commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione, Christophe Hansen. “Apprezziamo non solo la rapidità dell’intervento – ha proseguito Castelletti –, ma anche lo sforzo a includere buona parte delle raccomandazioni del Gruppo di Alto Livello per il futuro del vino nell’Ue. Con la consapevolezza degli effetti drammatici che l’eventuale l’entrata in vigore di eventuali dazi da parte degli Usa avrebbe sull’intero settore europeo, riteniamo che questa proposta rappresenti oggi un buon punto di partenza. Siamo a disposizione del ministero dell’Agricoltura e del Parlamento Europeo per dare il contributo della filiera al perfezionamento del testo in vista della discussione e approvazione del regolamento”.

Tra gli elementi positivi ravvisati, il rinvio agli aiuti nazionali per finanziare eventuali misure di contenimento produttivo, scongiurando il ricorso ai fondi Ocm per interventi di distruzione del prodotto come la distillazione e gli espianti. Il testo della Commissione pone inoltre l’accento sulla possibilità di ridurre le rese e apre alla possibilità di allungare i tempi delle autorizzazioni al reimpianto, uno strumento più flessibile e a costo zero. Si accoglie poi con grande favore la semplificazione sia sul fronte dei dealcolati, con proposte che intervengono a regolarne produzione e nomi delle tipologie, ma anche per la digitalizzazione delle informazioni al consumatore. infine, le indicazioni della Commissione recepiscono le richieste di Unione italiana vini per una semplificazione della misura promozione volta a consentire azioni di consolidamento e rafforzamento dei mercati.

Federvini: occasione di rilancio per il settore

Federvini esprime tutto il proprio apprezzamento per il “Pacchetto Vino” presentato oggi dal Commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen. La proposta rappresenta una risposta concreta e tempestiva alle raccomandazioni formulate dal Gruppo di alto livello sul futuro del settore vitivinicolo europeo lo scorso dicembre, nonché un primo tangibile segnale di quel cambio di rotta annunciato nelle scorse settimane insieme al Commissario Fitto con il documento programmatico Vision for Agriculture and Food tanto atteso dal mondo produttivo.

“Apprezziamo il Pacchetto Vino non solo per la tempestività con cui la Commissione europea ha voluto dare seguito alle istanze del settore, ma soprattutto per la qualità delle soluzioni individuate – dichiara Micaela Pallini, Presidente di Federvini – Accogliamo con favore l’approccio pragmatico e moderno che si intende adottare sull’etichettatura, che permetterà l’identificazione del codice QR tramite simboli o pittogrammi per sfruttare a pieno le enormi potenzialità offerte dall’informazione digitale del consumatore. A ciò si aggiungono le novità in materia di promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi e le maggiori risorse per gli investimenti di mitigazione del cambiamento climatico, ulteriori elementi che vanno nella direzione da noi auspicata”.

Federvini sottolinea inoltre l’importanza delle nuove disposizioni in materia di prodotti vitivinicoli aromatizzati a basso o nullo contenuto alcolico che darà rinnovato slancio a questo importante comparto dell’industria italiana. L’introduzione di una terminologia più chiara e coerente – con le diciture “zero alcol”, “senza alcol” e “a bassa gradazione” – e la possibilità di produrre vini aromatizzati a partire da vini dealcolati e parzialmente dealcolati, costituiscono un riconoscimento importante dell’evoluzione dei gusti e delle abitudini di consumo, oltre che un’opportunità concreta di innovazione per le imprese del settore.

“La Commissione ha saputo ascoltare il settore e dare risposte puntuali – prosegue Pallini –. In un momento segnato da nuove sfide globali, dall’impatto del cambiamento climatico all’emergere di nuovi modelli di consumo, il Pacchetto Vino offre strumenti di gestione più flessibili, sostiene gli investimenti orientati alla sostenibilità e rinnova l’impegno europeo a favore della competitività dei nostri produttori e delle comunità che vivono nelle regioni viticole.”
Federvini seguirà con attenzione l’iter legislativo conseguente alla proposta, auspicando che si arrivi rapidamente all’approvazione definitiva e alla piena attuazione delle misure previste, nell’interesse comune dell’intera filiera vitivinicola.

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