La Scuola di Fondazione Barilla rappresenta un punto d’incontro dove la cucina si integra con un impegno concreto verso l’ambiente, trasformando la passione in una vera opportunità di riscatto sociale. A partire dal 2 aprile, la scuola accoglierà una nuova classe di 15 giovani, offrendo loro un percorso formativo gratuito e intensivo di otto settimane.
Non si tratta semplicemente di una scuola di cucina, ma di un’esperienza umana e professionale che, per il terzo anno consecutivo, offre ai ragazzi provenienti da contesti svantaggiati un’opportunità di crescita. I partecipanti, selezionati in collaborazione con associazioni come la Croce Rossa e la Comunità di Sant’Egidio, arrivano da storie diverse, spesso difficili, ma condividono un obiettivo comune: costruirsi un futuro attraverso l’apprendimento delle competenze culinarie.
Le lezioni, che si terranno a Parma, alternano momenti di formazione teorica, laboratori pratici, incontri con chef e professionisti del settore, e esperienze sul campo. Al termine del percorso, gli studenti avranno la possibilità di entrare nel mondo del lavoro, grazie al supporto di aziende della grande distribuzione, come Esselunga e Megamark. Inoltre, saranno trattati temi come l’impatto ambientale del cibo, la lotta contro lo spreco alimentare e l’importanza della cultura gastronomica come strumento di inclusione.
“Festeggiamo con gioia il terzo anno della nostra scuola, un progetto che va oltre la formazione culinaria, coltivando talenti, offrendo speranze e trasformando la passione in opportunità concrete. Quest’anno i nostri studenti non solo impareranno a cucinare, ma lo faranno con l’obiettivo di creare piatti gustosi, sani e in armonia con l’ambiente,” ha dichiarato Matteo Pauri, Direttore di Fondazione Barilla.
La Scuola di Fondazione Barilla è guidata da un comitato didattico di alto livello, composto da esperti del mondo gastronomico, scientifico e formativo. Il critico gastronomico Andrea Grignaffini, preside e docente, supervisiona l’intero percorso, affiancato dallo chef Alberto Gipponi, direttore didattico e responsabile della parte pratica. La parte teorica è curata da Marta Antonelli, Direttrice della Ricerca della Fondazione, e Silene Casari, membro del Comitato Scientifico.
Quest’anno, il programma include anche contributi di esperti rinomati, come Riccardo Valentini, Professore di Ecologia e Premio Nobel per la Pace con l’IPCC, e una serie di chef e professionisti, tra cui Gianluca Gorin, Nicolò Scaglione, Edoardo Tilli, Stefano Guizzetti, Davide Longoni, Alfio Ghezzi, Davide Di Fabio, Michele Valotti e Annalisa Borella, che guideranno gli studenti in un percorso formativo completo e ispiratore.
“La scuola di Fondazione Barilla è un laboratorio per il futuro,” afferma Andrea Grignaffini. “Insegniamo una cucina moderna, formando cuochi consapevoli e sensibili agli sprechi. I nostri ragazzi saranno i cuochi di domani, capaci di creare piatti eccellenti, rispettando salute e ambiente.”
Alberto Gipponi, chef e direttore didattico, aggiunge: “La scuola è un luogo dove la cucina si mescola con un forte impegno sociale. Ogni lezione è un passo verso un futuro ricco di opportunità. Insegno ai nostri studenti a diventare ambasciatori di una nuova cultura gastronomica, dove il cibo, le persone e l’ambiente sono celebrati in ogni piatto.”
Il successo delle edizioni passate testimonia l’efficacia di questo modello educativo. Con oltre 200 ore di formazione e un forte supporto umano, la Scuola di Fondazione Barilla è diventata un esempio virtuoso di come sia possibile investire nei giovani provenienti da situazioni di fragilità, offrendo loro l’opportunità di crescere e trasformare il loro futuro.