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Ven. Apr 11th, 2025

In occasione del Vinitaly 2025, Coldiretti ha svelato il primo progetto di birra a filiera completamente italiana, realizzato “dalla terra al bicchiere”. Si chiama “Bionda sarda” ed è prodotta in Sardegna, ma l’obiettivo è farne un modello replicabile in tutta Italia.

Il progetto è stato illustrato durante un incontro a Casa Coldiretti alla presenza del presidente Ettore Prandini, del segretario generale Vincenzo Gesmundo, del presidente del Consorzio Birra Italiana Teo Musso, del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni, del direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba, di Antonio Zanda del Birrificio Quattro Mori e del direttore del Consorzio Carlo Schizzerotto.

Si tratta del primo progetto pilota ideato da Coldiretti e Consorzio Birra Italiana per rilanciare la produzione brassicola in Sardegna attraverso una filiera corta, sostenibile ed etica. Il progetto coinvolge 20 birrifici locali, una cooperativa di produttori di luppolo e una di cerealicoltori.

Nonostante le sfide legate a incendi e siccità, i primi 60 ettari coltivati nell’autunno 2023 e raccolti nell’estate 2024 hanno prodotto risultati incoraggianti. La cooperativa ha fornito sementi uniformi e assistenza agronomica costante, garantendo un ciclo produttivo tracciato e di qualità. L’orzo viene trasformato in malto pronto all’uso e destinato interamente ai birrifici locali, riducendo i costi di trasporto e valorizzando le risorse del territorio. Ogni bottiglia è dotata di un QR code che consente di risalire all’origine delle materie prime utilizzate.

Il modello consente agli agricoltori di ottenere una remunerazione superiore rispetto ai prezzi di mercato, mentre i birrifici beneficiano di una fornitura stabile e a km zero. Tra i prossimi passi ci sono l’ampliamento delle superfici coltivate, la formazione continua degli agricoltori e la creazione delle Strade della Birra sarda, per favorire il birraturismo.

Con questa iniziativa, la Sardegna si propone come laboratorio d’innovazione agroalimentare e pone le basi per una birra 100% italiana, emblema di sostenibilità, qualità e tracciabilità. Un modello virtuoso, sottolinea Coldiretti, che dimostra come agricoltura e trasformazione possano lavorare insieme per rafforzare l’economia locale e rispondere alla crescente domanda di autenticità da parte dei consumatori.

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