Il mondo dei formaggi, pur saldamente ancorato a una tradizione ricca di storia e cultura gastronomica, mostra un dinamismo crescente e offre ampi margini di sviluppo. L’innovazione di prodotto e l’ampliamento dell’assortimento rappresentano oggi leve strategiche fondamentali per conquistare un consumatore sempre più consapevole, attento alla salute, al benessere e alla sostenibilità.
L’equilibrio tra rispetto della tradizione e apertura all’innovazione, l’attenzione al servizio e la capacità di valorizzare il racconto dei prodotti sono gli elementi chiave emersi durante il webinar organizzato da Distribuzione Moderna, con il supporto di Bergader, Fattorie Garofalo, Eurial e Deliziosa.
Un settore in espansione, spinto da assortimento e nuove esigenze
Federico Scoizzato, sales account development di NielsenIQ, ha tracciato un quadro di mercato positivo: nel 2024 il comparto formaggi ha generato oltre 8 miliardi di euro di fatturato (+0,3%) e 730 milioni di chili venduti (+1,6%). Il peso imposto copre oltre il 70% dei volumi totali, con 522 milioni di chili (+2,9%) e 5,3 miliardi di euro di ricavi (+1,1%). “Il consumatore compra un po’ più spesso, spendendo leggermente meno a ogni atto d’acquisto”, ha osservato Scoizzato.
A livello di canali, i supermercati restano dominanti con una quota del 38,8%, seguiti dai discount al 31,3%, entrambi in crescita. Le categorie leader sono mozzarella, formaggi duri tipici italiani e formaggi da tavola, che insieme rappresentano circa il 50% dei volumi e il 60% del valore totale.
Le strategie assortimentali della GDO: salute, servizio e scoperta
Caterina Pavarotti, private label buyer per Coop Italia, ha presentato l’ampio lavoro dell’insegna sulla gamma a marchio, con oltre 50 nuove referenze, suddivise in tre macrocategorie:
- Prodotti legati alla salute e al benessere: senza lattosio, con ridotto contenuto di grassi e sale
- Alto contenuto di servizio: formaggi grattugiati e affettati
- Nuove esperienze culinarie: formaggi greci, caprini e alternative plant-based
Massimo Gorini, senior buyer e category manager di Penny Italia, ha sottolineato l’importanza della marca privata nella strategia assortimentale del discount, evidenziando la necessità di anticipare i tempi per le nuove referenze a causa dei processi di certificazione. “Dobbiamo muoverci con la giusta tempistica per garantire qualità e innovazione”.
Per Roberta Mincione, category manager di Conad Soc. Coop, il concetto di “benessere” si sta trasformando: “Non si parla più di prodotti privativi, ma di arricchimento nutrizionale. Il focus oggi è su un’alimentazione olistica, che valorizza ingredienti benefici e bilanciati”.
L’approccio dell’industria: storytelling, sostenibilità e qualità
Diego Farinazzo, direttore marketing di Bergader Italia, ha indicato tre leve strategiche per valorizzare i prodotti tradizionali senza snaturarne l’identità:
- Innovazione coerente con i valori del prodotto
- Packaging funzionale, sostenibile e comunicativo
- Narrazione autentica dei valori del brand
Tommaso Piazza, direttore operations di Eurial Italia, ha posto l’accento sull’ottimizzazione dei processi: “L’obiettivo è tagliare sprechi e consumi, senza mai compromettere la qualità”.
Alfio Schiatti, chief commercial officer di Fattorie Garofalo, ha evidenziato il valore del prodotto premium, soprattutto nel segmento dei formaggi di Bufala Dop: “Il consumatore è disposto a spendere di più per un prodotto di alta gamma, che rappresenti un equilibrio tra tradizione, innovazione e tracciabilità”.
Le tendenze in crescita: proteine, plant-based e assortimento
I dati presentati durante il webinar confermano trend significativi:
- Prodotti proteici: +7,5% in volume, penetrazione del 58,2%
- Senza lattosio: +6,9% in volume, oltre il 70% di penetrazione
- Alternative plant-based: +7,5% sul 2023, penetrazione in crescita all’11,9% (+3 punti)
Aumenta anche la varietà dell’offerta nei punti vendita, con una media di 3,8 referenze aggiuntive per store nel 2024. Gli ipermercati guidano la crescita con +13,2 nuove referenze, seguiti dai discount con +5,5.
Il comparto dei formaggi conferma così il suo potenziale evolutivo, puntando su una proposta capace di coniugare radici profonde e visione contemporanea, per rispondere ai bisogni di un consumatore sempre più esigente e informato.