L’applicazione del principio di reciprocità nella direttiva imballaggi è una vittoria della filiera agroalimentare italiana e del gioco di squadra messo in campo, oltre che un segnale importante per estendere a tutti livelli il concetto che tutte le merci che entrano nella Ue devono rispettare le stesse regole a cui sono sottoposti i produttori europei.
E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione del voto del Consiglio che ha superato le riserve espresse dalla Commissione. Un ringraziamento va al Governo, al Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, ai relatori del Parlamento europeo Salvatore De Meo, Massimiliano Salini e Patrizia Toia e a tutti gli europarlamentari italiani che hanno contribuito al risultato.
L’accordo raggiunto all’unanimità tra gli Stati membri salvaguarda – spiega Coldiretti – il principio di reciprocità per gli imballaggi in plastica immessi nel mercato Ue, attraverso norme di equivalenza per la plastica riciclata.
L’intesa raggiunta, pur non contenendo tutti gli aspetti positivi rispetto alla posizione del Parlamento europeo, rappresenta un importante passo in avanti sulla proposta iniziale della Commissione che avrebbe avuto un effetto devastante sulle imprese agroalimentari italiane. Grazie al lavoro di Coldiretti e Filiera Italia sono stati evitati incomprensibili ed impraticabili decisioni come l’obbligo di riuso delle bottiglie di vino, spiriti e latte o come il divieto dei vasi per le piante dei nostri florovivaisti.
In futuro bisognerà reintervenire per risolvere alcune criticità che persistono per il settore dell’ortofrutta in quanto mantenere in capo agli Stati membri la possibilità di concedere deroghe può frammentare il mercato europeo rendendolo complesso per chi esporta.
Coldiretti e Filiera Italia hanno anche lavorato per favorire l’utilizzo di bioplastiche totalmente biodegradabili e compostabili, che rappresentano un vero strumento di transizione ecologica di orgoglio italiano.