Pomodoro Petti lancia una campagna pubblicitaria per riaffermare l’eccellenza dei propri prodotti da pomodoro, lo fa con due nuove agenzie (Dilemma scelta dopo una gara per la creatività e Taurus ADV per il planning), in un anno in cui aumenterà gli investimenti riservati alla comunicazione.
Lo spot parla di tradizione, ma anche di una passione da condividere con le nuove generazioni. Il brand unisce infatti la storia del gruppo Petti, attivo nel settore conserviero dal 1925, ad una propensione innovativa. Da una parte un forte heritage legato al pomodoro che si tramanda da quattro generazioni e dall’altra l’indispensabile evoluzione delle tecniche produttive. Il risultato sono delle conserve di pomodoro che hanno una netta distinzione di qualità e gusto, conferiti dall’esclusivo processo di lavorazione a bassa temperatura che permette di preservare il sapore e il colore rosso vivo del pomodoro, come se fosse stato appena raccolto. Un metodo di lavorazione simile a quello che si utilizza per le conserve fatte in casa, tramandato dalle nostre nonne, che garantisce la genuinità dei prodotti Petti.
La comunicazione si focalizza su questo aspetto distintivo con una famiglia tradizionale, nonna, genitori e nipoti, che creano un passaggio simbolico tra ieri, oggi e domani. Il fil rouge, rosso come il Pomodoro Petti, è la passata, che diventa protagonista del racconto e assume il ruolo di testimone tra diverse generazioni. Proprio come la famiglia Petti, dove nonna Maria, 96 anni, ha infatti trasferito insieme al marito Pasquale passione e conoscenza prima al figlio Antonio, che dirige dagli anni ’70 l’azienda campana del gruppo, e poi ai nipoti Veronica, che affianca il padre, e Pasquale, che dirige l’azienda toscana dove si confezionano i prodotti Petti nello stabilimento di Venturina Terme, presso Livorno. In questo sito produttivo la materia prima arriva dai campi circostanti e viene accuratamente selezionata, lavorata e garantita da Certificazione ISO 22005, il sistema di rintracciabilità nella filiera alimentare.
Il claim di campagna – ricorda Engage – è “Petti, la passata che non t’aspetti” e riassume la sorpresa nel vedere e assaporare un pomodoro “come quello fatto in casa”, dal colore e profumo inconfondibile e dal gusto genuino del pomodoro fresco coltivato in Toscana.
Pasquale Petti, direttore generale dell’Italian Food spa dal 2010, commenta: “Ritorniamo in comunicazione forti di una grande consapevolezza nell’altissima qualità dei nostri prodotti e certi della soddisfazione di chi ci ha scelto e continua a sceglierci. L’obiettivo è rimarcare il nostro impegno quotidiano, che si riflette in tutta la nostra proposta e che chiunque può ritrovare nel nostro pomodoro. Nelle passate, nelle polpe, nei pelati, nei concentrati e anche nei nostri prodotti biologici con gli speciali pomodori datterini toscani”.
Aggiunge Davide Della Pedrina, Ceo di Dilemma, l’agenzia che firma la creaività della campagna: “La nostra strategia è costruita sulla realtà. Nella fase di listening abbiamo ritrovato più volte Petti definita “la passata come quella della nonna” e da lì siamo partiti per costruire un racconto fedele all’esperienza dei consumatori. Il risultato è una campagna sulla quale costruire nei prossimi anni una rinnovata percezione di marca.”
La campagna è stata pianificata in collaborazione con l’agenzia Taurus ADV con passaggi tv sulle principali emittenti, partendo dalle reti Mediaset per poi seguire con La7 e Dazn. Il planning incide poi la stampa e una campagna social.