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Gio. Nov 21st, 2024

“Enrico Caterino è commissario per il granchio blu”. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin sulla nomina del commissario straordinario per il Granchio Blu. “Caterino già prefetto di Rovigo e di Ravenna e commissario del comune di Torre Annunziata sciolto per condizionamenti mafiosi, ha valore dell’efficienza e la conoscenza del territorio avendo svolto attività di prefetto”.

La struttura commissariale per il granchio blu “prevederà anche un vicecommissario, ci stiamo pensando”. Lo ha detto il neo commissario straordinario Enrico Caterino in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

COLDIRETTI: BENE COMMISSARIO, DANNI GIA’ OLTRE I 100 MILIONI DI EURO

Con i danni alle imprese ittiche italiane che hanno ormai superato i 100 milioni di euro è importante la nomina di un commissario per fronteggiare l’emergenza granchio blu e garantire le necessarie misure per salvare un settore cardine del Made in Italy. Lo ha sostenuto la Coldiretti Pesca in occasione della nomina dell’ex prefetto di Rovigo e Ravenna Enrico Caterino annunciata questa mattina dai ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a Palazzo Chigi.

“Con la nomina di Caterino è ora necessario snellire i tempi per liquidare le aziende con l’obiettivo di ripristinare una situazione di normalità e la ripresa dell’ attività produttiva dei nostri pescatori – ha dichiarato Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti a margine della presentazione della nomina -. Chiediamo dunque un incontro subito con il nuovo commissario in accordo con Veneto ed Emilia Romagna”.
Proprio il Delta del Po è la zona dove la presenza del granchio blu sta causando i danni più ingenti, facendo strage di allevamenti di vongole e cozze ma anche telline, altri crostacei e piccoli pesci.

A partire dalla primavera 2023 ed a tutt’oggi – spiega Coldiretti, sia nel versante veneto che in quello emiliano la produzione di vongole è stata praticamente azzerata, con il predatore in grado di frantumare letteralmente i gusci dopo averli tirati fuori dalla sabbia dei fondali. Devastati anche gli allevamenti di cozze, a partire dalla pregiata Scardovari Dop.

Nelle ultime settimane, inoltre, si sono aggiunti ulteriori elementi di difficoltà per il comparto: i granchi si riproducono in dimensioni più piccole, rendendo inutili le reti attuali e obbligando gli operatori a costosi investimenti in nuove attrezzature con reti a maglie adatte a protezione degli impianti delle vongole. Il surriscaldamento delle acque aggrava ulteriormente il problema.

Una situazione che minaccia la sopravvivenza nella zona di oltre 2.000 famiglie – denuncia Coldiretti -, con una gran parte dei dipendenti delle cooperative e dei consorzi che si trovano in cassa integrazione e con una difficoltà per gli addetti delle ditte individuali che non possono beneficiarne.
Ma in pericolo c’è l’intero settore dell’acquacoltura, che è uno dei fiori all’occhiello della pesca Made in Italy con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro, dove la voce più pesante è rappresentata proprio dalle cozze, con le vongole al terzo, secondo l’analisi di Coldiretti. Ma cresce anche la produzione di ostriche che sta diventando un’eccellenza Made in Italy.

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