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Gio. Ago 29th, 2024

Spaghetti alla carbonara in lattina. L’annuncio dell’azienda americana Heinz che, fra salse e altri piatti pronti nelle celebri “tin” (barattoli di alluminio) è pronta a mettere in commercio nel Regno Unito una delle ricette più note della cucina italiana.

Sull’etichetta dai colori accesi rosa e giallo si legge “Spaghetti carbonara, pasta in creamy sauce with pancetta”, ossia pasta in salsa cremosa con pancetta.

La notizia, fra gli altri, è riportata dal Daily Mail, che spiega l’obiettivo dell’azienda: fornire alla Generazione Z un piatto di pasta già pronto al costo di 2 sterline (meno di 2,50 euro, ndr). Giovani che non vogliono o, come emergerebbe da un sondaggio, non sarebbero capaci di cucinare e, per questo, preferirebbero pasti pronti e rapidi, da mettere giusto nel microonde a scaldare.

L’azienda americana, specializzata prodotti tanto particolari e divisivi quanto ambiti, offre nel Regno Unito intingoli quali i “beef ravioli” o gli “spaghetti bolognese” ma anche gli “hoops” (gli anellini al pomodoro, ndr) e i più celebri mac&cheese (pasta al formaggio). Tutti, rigorosamente, in lattina.

Il prestigioso Times ha interpellato Alessandro Pipero, il cui ristorante stellato Michelin nel cuore di Roma gli è valso il soprannome di “re della carbonara” il quale ha risposto laconico: “Non so davvero come rispondere a questa domanda, non dovremmo limitarci a mettere cose come la Coca-Cola in una lattina?”

Il Guardian fa notare che “la popolarità di questo piatto è in parte dovuta al fatto che, in teoria, è veloce e facile da preparare e ha solo quattro ingredienti: pasta, uova, parmigiano e pancetta. Alcuni cuochi aggiungono la panna ma potrebbero tacere dopo che la chef Nigella Lawson è stata criticata per aver causato la “morte del cibo italiano” includendo 60 ml di doppia panna in una ricetta del 2017. Chi si arrabbia riguardo all’aggiunta di panna dovrebbe saltare l’elenco degli ingredienti sul retro della lattina Heinz: comprende pancetta, maizena, latte scremato in polvere, formaggio in polvere, zucchero, aroma di aglio, estratto di cipolla e prezzemolo secco”.

Il nuovo prodotto – che il quotidiano inglese definisce “divisivo”- ha un marchio “psichedelico, un connubio tra il tradizionale giallo di Heinz e quello che sembra un rosa millenario” che, come il prodotto stesso, ha sollevato parecchi dubbi sui social.

Alessandra de Dreuille, direttrice dei pasti presso Kraft Heinz, ha affermato sempre al Guardian che le persone desiderano “pasti convenienti e facili da preparare che siano gustati come pasto confortante dopo una lunga giornata o condivisi con gli amici mentre si seguono le ultime serie TV, gli spaghetti alla carbonara di Heinz sono la soluzione perfetta per una cena senza complicazioni.”

Si stampa e social italiani esplode, ovviamente, la polemica

Vissani: così si distrugge la cultura italiana

“Li manderei a quel Paese, con queste proposte stanno distruggendo la cultura italiana e la nostra cucina. Si dovrebbero vergognare”. È un Gianfranco Vissani furibondo quello che all’Adnkronos parla della nuova proposta dell’azienda Heinz di mettere in commercio la carbonara in lattina. Secondo lo chef con queste proposte le aziende “provano a fare innovazioni fini a se stesse”: in un prodotto del genere, sottolinea, “non c’è niente che rappresenti l’Italia oltre il nome”.

Bowerman: idea orrenda, imitazione che trae in inganno

“Una bastardizzazione della nostra cucina. La trovo un’idea orrenda e il rischio è che i consumatori provino prima questa versione in scatola rispetto all’originale, magari rimanendone perfino delusi”. La chef Cristina Bowerman, stella Michelin al Glass Hostaria di Roma, interpellata dall’Adnkronos boccia senza appello la carbonara in lattina presentata dalla Heinz. Per la nota chef quella in scatola “non può che essere un’imitazione”. D’altra parte, sottolinea Bowerman, “solo attraverso la conoscenza della cucina italiana si può capire che questo prodotto non può rappresentare la ricetta originale. La carbonara va preparata e immediatamente servita. E poi, l’uovo dentro una lattina si rapprenderebbe subito, quindi neanche usano i prodotti giusti”.

Foto: Daily Mail

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