È vero che gli alimenti senza additivi sono più sani? Il cibo confezionato è meno genuino di quello fatto in casa? E le materie prime italiane sono sempre migliori di quelle estere? Queste sono solo alcune delle bufale e falsi miti sul cibo che l’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari (OTAN) ha sfatato in un periodo in cui le fake news si diffondono rapidamente, creando confusione tra i consumatori e influenzando negativamente il loro rapporto con il cibo.
Il workshop “Tecnicamente Falso”
La lotta contro le fake news alimentari e la promozione di informazioni corrette sono state al centro del workshop “Tecnicamente Falso”, organizzato da OTAN e patrocinato dall’Associazione Italiana Stampa Agroalimentare (ASA). L’evento ha riunito giornalisti, divulgatori scientifici e professionisti della comunicazione per evidenziare l’urgenza di contrastare questo fenomeno. I tecnologi alimentari svolgono un ruolo cruciale nella promozione di una cultura alimentare basata su evidenze scientifiche.
Disinformazione e impatto sulla salute
La disinformazione alimentare non solo altera la percezione dei consumatori, ma ha anche un impatto sulla salute pubblica, influenzando gli stili di vita. Lo studio Coop-Nomisma “Idee di futuro” del 2024 rivela che il 42% degli italiani ha seguito una dieta basata su informazioni errate, mentre solo il 22% si è affidato a medici o nutrizionisti, dimostrando la portata del problema.
Cinque bufale sul cibo sfatate dai tecnologi alimentari
- Non è vero che le materie prime italiane sono sempre migliori di quelle estere perché la qualità delle materie prime non dipende dall’origine geografica. La sicurezza sulle nostre tavole è garantita dai rigorosi controlli igienico-sanitari effettuati da enti preposti e comparto agroalimentare.
- E ancora, è falso che il cibo confezionato sia meno genuino di quello fatti in casa: gli alimenti confezionati devono rispettare rigide norme di sicurezza e qualità che riguardano anche la formazione degli operatori, mentre in casa non esistono obblighi simili e la sicurezza dipende unicamente dalla competenza di chi cucina.
- Altra bufala dura a morire è quella dei conservanti contenuti nei gelati e surgelati, quando è invece il freddo l’unico metodo di conservazione ammesso.
- E ancora, la convinzione errata che gli alimenti ottenuti senza additivi siano più sani: non solo la lista degli additivi è oggetto di controlli e verifiche continue dell’Efsa, ma alcuni, come l’acido citrico, si usano anche in cucina casalinga per le sue proprietà antiossidanti. Ma forse chiamarlo succo di limone fa meno paura…
- Infine, una bufala che accomuna molti genitori, preoccupati che i figli a scuola non mangino come a casa: il cibo di bassa qualità servito nelle mense. Falso anche questo. I requisiti di qualità degli alimenti e il modo in cui vengono lavorati e serviti nelle mense scolastiche sono concordati con il Comune di riferimento (e controllati periodicamente).
Le dichiarazioni di Giorgio Donegani
Giorgio Donegani, tecnologo alimentare e portavoce di OTAN, ha spiegato: “Oggi la comunicazione semplifica eccessivamente la complessità della nutrizione, creando confusione tra i consumatori. Il tecnologo alimentare svolge un ruolo essenziale nel fornire informazioni accurate e smontare falsi miti, promuovendo una maggiore consapevolezza”.
Il contributo di Paolo Mattei di INC
Paolo Mattei, Vicepresidente di INC, ha confermato che le fake news proliferano grazie all’ansia sociale: “Oggi circolano troppe notizie, spesso da fonti non autorevoli, e molte persone non hanno le competenze per distinguere tra notizie vere e false. Il contributo di un tecnologo alimentare è cruciale per ridare credibilità alla verità scientifica”.
Laura Mongiello e il ruolo dei tecnologi alimentari
Laura Mongiello, Presidente di OTAN, ha ribadito l’importanza dei tecnologi alimentari nel garantire qualità, sicurezza e sostenibilità dal campo alla tavola. Il loro lavoro è fondamentale per combattere le fake news e promuovere una corretta informazione alimentare.
Beatrice Mautino: “Divulgare la scienza”
Beatrice Mautino, divulgatrice scientifica, ha sottolineato l’importanza di proporre una conoscenza basata su evidenze scientifiche: “Siamo costantemente bombardati da informazioni allarmistiche che creano confusione. È essenziale ristabilire la fiducia in un’informazione corretta e basata su dati scientifici”.