L’Istituto marchigiano di tutela vini (IMT) ha annunciato un piano di promozione del valore di quasi 2,3 milioni di euro per il biennio 2025-2026, focalizzato sui mercati dell’Unione Europea e sull’Italia. Questo progetto si avvale dei fondi CSR 2023-2027 della Regione Marche dedicati alla “Promozione dei prodotti di qualità” e punta a rafforzare la presenza delle Dop marchigiane in mercati strategici e in crescita.
I mercati di riferimento e le attività previste
Il piano promozionale si concentra su mercati chiave come Germania, Belgio, Paesi Bassi e Svezia, senza trascurare nuove aree emergenti come Francia, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia, Austria, Danimarca e Repubblica Ceca.
Tra le attività previste, grande attenzione sarà data all’informazione e alla promozione digitale e sui canali social, oltre a campagne pubblicitarie tradizionali. Inoltre, sono in programma iniziative di business diretto, tra cui fiere di settore, incontri B2B e B2C, degustazioni, workshop ed eventi dedicati a buyer ed esperti del settore. Sarà rafforzato anche l’incoming dai Paesi UE per far conoscere il territorio e le eccellenze locali.
La visione del presidente Michele Bernetti
“Il 2024 è stato un anno complicato per il commercio del vino, aggravato da eventi che hanno colpito una delle principali realtà marchigiane,” ha spiegato Michele Bernetti, presidente dell’IMT. “Le nostre denominazioni devono ora rispondere con un posizionamento adeguato alla qualità delle produzioni, tenendo conto di una domanda sempre più orientata verso minori consumi, ma con maggiore attenzione alla qualità e all’identità. I nuovi fondi per la promozione sono fondamentali per questo rilancio.”
I dati di mercato dei vini marchigiani
Oltre la metà dell’export dei vini marchigiani è destinata ai Paesi dell’UE, con i Paesi Bassi al primo posto (24% dell’export totale, 44% sul mercato UE), seguiti da Germania e Belgio (10% ciascuno sul totale globale e circa 19-18% sul mercato europeo).
Secondo Alberto Mazzoni, direttore dell’IMT, i cambiamenti generazionali e di consumo stanno favorendo una maggiore qualificazione delle produzioni: “I vini di primo prezzo senza un’identità chiara sono destinati a perdere mercato. Per questo, è essenziale un posizionamento strategico che valorizzi l’origine territoriale e risponda alle nuove tendenze del consumo.”
IMT: un consorzio unico in Italia
Con oltre 500 aziende associate e 16 denominazioni di origine, di cui 4 Docg, l’IMT rappresenta una realtà unica nel panorama italiano. Il consorzio, che ha celebrato i 25 anni di attività nel 2024, gestisce l’89% dell’imbottigliato marchigiano e la maggior parte delle esportazioni regionali.
Grazie a 7.500 ettari vitati tra Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino, l’IMT copre il 45% della superficie vitata regionale, dimostrando il suo ruolo cruciale nella valorizzazione del vigneto Marche.