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Mer. Nov 27th, 2024

Altroconsumo ha condotto un’indagine – per stilare una classifica delle città italiane – sulla spesa per un pranzo o una cena in pizzeria, analizzando il prezzo della pizza più venduta nell’esercizio commerciale considerato, quello della bevanda più consumata in quella pizzeria, il coperto e il servizio (se previsto), utilizzando i dati che Istat fornisce al Ministero delle imprese e del Made in Italy.

Dall’inchiesta Altroconsumo emerge che la città dove in media si spende di più per mangiare una pizza in pizzeria è Sassari, con un costo medio per pizza, bevanda, coperto e servizio di 14,11 euro. Sopra i 13 euro di media ci sono anche città come Bolzano (13,90 euro), Milano (13,50 euro) e Venezia (13,47 euro), già ai vertici della classifica della pizza e bibita più cara dello scorso anno.

Ovviamente stiamo parlando di un costo medio, perché ci sono città, soprattutto quelle del Nord (ad esempio Milano) o quelle più a vocazione turistica (come Venezia), in cui si può arrivare a spendere anche 24 euro (è il caso proprio a Venezia) per un pasto in pizzeria; parimenti, nelle stesse città ci si può imbattere facilmente anche in pizzerie decisamente più economiche. E infatti Venezia e Milano sono proprio le due città in cui c’è la maggior differenza tra la spesa minima e quella massima per un pasto in pizzeria: a Venezia a secondo del locale scelto si può spendere da 10,50 a 24 euro, mentre a Milano da 8 a 19,50 euro. Tanta differenza di costo anche a Trento dove si può spendere da 8,70 a 18,80 euro; più contenute invece le differenze di costi in città come Perugia e Pescara: in queste città la differenza di spesa è di soli 2 euro.

La città più economica in media è invece Livorno con una spesa media di 8,67 euro. Tra le città dove si spende in media meno di 10 euro per una pizza e una bibita, troviamo 4 città del Sud, tra cui quella della pizza per eccellenza, Napoli. Un po’ più cara la capitale Roma, dove però si possono trovare pizzerie che offrono il pasto a 8,50 euro e altre dove si spende fino a quasi 15 euro.

Nel dettaglio dell’inchiesta

Sassari si conferma la città più cara con una spesa media superiore a 14 euro, mentre a Venezia, includendo pizza, bevanda, coperto e servizio, si possono toccare i 24 euro. Napoli, però, registra il maggior aumento negli ultimi tre anni: +32% rispetto al 2021. Questi sono alcuni dei dati emersi dall’analisi condotta su 27 città italiane.

Italiani, pizza e tradizione

La pizza è un pilastro della cultura italiana. Secondo la Confederazione Nazionale dell’Artigianato, nel 2021 si contavano 60 mila esercizi tra pizzerie e punti d’asporto, una media di un’attività ogni 485 abitanti. Ogni anno vengono sfornate circa 2,7 miliardi di pizze, equivalenti a 8 milioni al giorno. Un’abitudine radicata che, però, ha subito variazioni di costo significative negli ultimi anni.

Quanto costa un pasto in pizzeria?

Basandosi sui dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, disponibili su osservaprezzi.mise.gov.it/prezzi, è possibile calcolare il costo medio di un pasto in pizzeria, comprensivo della pizza più venduta, della bevanda più richiesta, del coperto e del servizio. I risultati variano notevolmente:

  • Sassari guida la classifica con una spesa media di 14,11 euro.
  • Venezia, Milano e Bolzano superano i 13 euro di media, con Venezia che arriva fino a 24 euro nei locali più esclusivi.
  • Livorno è la città più economica con una spesa media di 8,67 euro, seguita da altre città del Sud come Napoli, dove il costo medio rimane inferiore a 10 euro.

Differenze di prezzo tra Nord e Sud

Le città turistiche come Venezia e Milano mostrano una grande differenza tra il costo minimo e massimo: a Venezia si può spendere dai 10,50 ai 24 euro, a Milano dagli 8 ai 19,50 euro. Al contrario, in città come Pescara e Perugia, la differenza di spesa è limitata a soli 2 euro.

Incremento dei costi: Napoli registra il +32%

Secondo i dati aggiornati a settembre 2024, la spesa media per un pasto in pizzeria è aumentata del 4% rispetto al 2023 e del 16% rispetto al 2021. Napoli segna l’incremento più alto con un +32% in tre anni, seguita da Sassari (+31%) e Ascoli (+30%). Nel 2021 era possibile mangiare in pizzeria spendendo meno di 10 euro in 16 città; oggi, questa possibilità si è ridotta a sole 6 città.

CittàPrezzo minimo (in €)  Prezzo massimo (in €)Prezzo medio (in €) 
 SETTEMBRE 2024
Sassari10,5019,5014,11
Bolzano1118,5013,90
Milano819,5013,50
Venezia10,502413,47
Trento8,7018,8012,95
Terni1214,5012,77
Firenze8,501812,64
Ancona101612,41
Bologna9,501511,80
Torino8,5014,5011,45
Brescia71311,18
Perugia10,501211,15
Udine91511,15
Novara9,501411,07
Genova9,5013,5010,94
Cagliari81610,88
Roma8,5014,9910,88
Ascoli Piceno91210,69
Trieste91410,56
Verona71310,43
Messina91310,39
Bari7129,75
Catanzaro8129,74
Napoli8,50119,63
Pescara8,309,859,18
Reggio   Calabria8109,15
Livorno7118,67

Le cause degli aumenti

L’incremento dei costi non è attribuibile solo all’aumento dei prezzi delle pizze. Anche le abitudini dei consumatori giocano un ruolo: molti scelgono pizze con ingredienti più costosi rispetto alla classica margherita, incidendo sulla spesa media. Inoltre, alcune città come Livorno e Perugia hanno mantenuto stabili i prezzi, mentre altre come Torino, Milano e Napoli hanno visto aumenti significativi, soprattutto per effetto dell’inflazione.

Le città più care e quelle più economiche

Oggi, le città con una spesa media superiore ai 12 euro sono 8, contro una sola nel 2021 (Venezia). Questo trend conferma come l’inflazione e le preferenze dei consumatori abbiano trasformato il mercato della pizza, rendendo la tradizionale cena in pizzeria un’esperienza dal costo sempre più variabile, a seconda della città e delle abitudini.

CittàPrezzo a settembre 2024Aumenti rispetto a settembre 2023Aumenti rispetto a settembre 2021
Sassari14,118%31%
Bolzano13,9012%27%
Milano13,509%24%
Venezia13,474%12%
Trento12,954%19%
Terni12,7710%15%
Firenze12,644%19%
Ancona12,411%18%
Bologna11,802%14%
Torino11,458%19%
Brescia11,184%23%
Perugia11,15-3%11%
Udine11,153%12%
Novara11,071%8%
Genova10,944%11%
Roma10,886%15%
Cagliari10,884%17%
Ascoli Piceno10,693%30%
Trieste10,560%15%
Verona10,434%13%
Messina10,393%11%
Bari9,750%1%
Catanzaro9,740%13%
Napoli9,638%32%
Pescara9,186%9%(**)
Reggio Calabria9,153%8%
Livorno8,67-2%(*)5%

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