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Gio. Nov 28th, 2024

L’82% delle famiglie italiane chiede un piano pubblico per tutelare la salute dei figli sempre più dipendenti da energy drinks, merendine e cibi ultra-trasformati, una situazione che rappresenta una vera minaccia per il loro sviluppo.

Questo è quanto emerge dal Rapporto ColdirettiCensis presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani, Roma. L’evento, organizzato da Coldiretti in collaborazione con The European House-Ambrosetti, ha visto la partecipazione del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo.

Durante il forum è stato lanciato un appello per un piano pubblico contro il cibo ultra-trasformato e per l’introduzione di un’etichetta che ne consenta una facile identificazione. A sottolineare l’importanza del tema, sono state allestite due grandi tavole a confronto: una dedicata ai cibi ultra-trasformati e l’altra ai prodotti naturali, simbolo della Dieta Mediterranea.

Un fenomeno da combattere con educazione e sensibilizzazione

Coldiretti evidenzia la necessità di intensificare le ore di educazione alimentare nelle scuole e di avviare campagne di sensibilizzazione per informare sui pericoli legati al consumo sistematico di cibi ultra-trasformati, come richiesto dai genitori italiani. Un passo decisivo sarebbe l’introduzione di etichette specifiche per identificare facilmente questi prodotti.

Proposte per vietare i cibi ultra-trasformati nei luoghi pubblici

Secondo Coldiretti, l’utilizzo di cibi ultra-trasformati dovrebbe essere vietato nelle mense scolastiche e nei distributori automatici presenti negli edifici pubblici, a partire dalle scuole. Inoltre, si propone di introdurre limiti alla pubblicità di questi prodotti, seguendo l’esempio del Regno Unito, dove sono vietati nelle fasce orarie con maggiore esposizione per bambini e adolescenti.

Il fallimento dei divieti e la necessità di campagne educative

Nonostante il 37% delle famiglie italiane abbia scelto di vietare ai propri figli merendine, caramelle, bibite gassate e junk food, secondo Coldiretti-Censis questa strategia coercitiva non ha portato ai risultati sperati. Di conseguenza, oltre l’82% delle famiglie ritiene fondamentale avviare una campagna educativa capillare, dalla scuola al web, per promuovere una cultura del mangiare sano e consapevole, rivolta soprattutto ai giovani.

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