L’Italia è ”una vera superpotenza dell’export”, con una ”strategia mirata alla diplomazia della crescita” che ha ”dato i suoi frutti”. Perché ”mentre gi scambi mondiali rallentano, l’Italia ha tenuto la barra dritta con 626 miliardi di export lo scorso anno”.
Lo ha dichiarato il vice premier e ministri degli Esteri Antonio Tajani in un messaggio inviato all’assemblea nazionale della Cia in corso a Roma. ”Il contributo del settore dell’agroalimentare a questo successo è centrale. Lo scorso anno l’export del settore ha registrato oltre 62 miliardi di euro, una cifra record”, ha sottolineato Tajani, spiegando – ad Adnkronos – che si tratta di ”un successo che coinvolge tutta la filiera, dai macchinari agricoli all’industria alimentare”.
Il titolare della Farnesina ha quindi parlato di ”successo fatto di sostenibilità e innovazione”. Perché, ha spiegato, ”valorizzare l’agroalimentare significa raccontare i nostri territori, specie i nostri piccoli borghi”. Tajani ha quindi citato ”l’iniziativa del turismo delle radici che ho pensato per favorire la riscoperta dei nostri territori da parte degli oltre 80 milioni discendenti dagli italiani nel mondo, per portarli a riscoprire i borghi dove sono partiti i loro nonni e bisnonni per favorire la crescita, i posti di lavoro, le imprese”.
Per fare questo, ha dichiarato Tajani, ”abbiamo bisogno di tutte le forze del sistema Italia, come la Cia e i suoi associati che operano sul territorio e sono custodi del nostro sapere”. Il vice premier ha anche affermato che ”appuntamenti internazionali come il G7 o iniziative sportive come il giro d’Italia e le olimpiadi di Milano Cortina del 2026 sono straordinari volano di crescita, mettono in moto la filiera del turismo, dell’accoglienza e dell’agroalimentare”. Tajani ha quindi sottolineato che ”il nostro è un impegno a 360 gradi per portare sempre più l’Italia nel mondo, per favorire l’export e l’internazionalizzazione delle imprese”.