Sella & Mosca compie 120 anni. La cantina di Alghero con i suoi 520 ettari è la più estesa d’Europa. Una ricorrenza festeggiata con tre giorni di eventi e una raffinata cena d’autore per meglio apprezzare i suoi spumanti, i rossi e bianchi accostati ai piatti gourmet di Christian Christian e di Luigi Pomata e delle stelle Michelin Stefano Deidda e Oliver Piras. “La nostra azienda è coetanea della Fiat e della San Pellegrino – dice con orgoglio Vittorio Moretti, patron di Terra Moretti Vino, la holding che nel 2016 ha acquisito la cantina algherese dal gruppo Campari. Ospite d’eccezione Vittorio Sella, nipote del fondatore della cantina, Erminio, a suo volta nipote di Quintino Sella. Insieme all’avvocato Edgardo Mosca, Erminio, imprenditore lungimirante, arrivò dal Piemonte in Sardegna e trasformò una terra paludosa alle porte di Alghero in un’azienda florida, con vini pluripremiati, apprezzati in Sardegna e nel resto d’Italia e molto richiesti in Giappone, Usa, Germania. “L’azienda è in buone mani – conferma Vittorio Sella, 92 anni – c’è grande capacità manageriale e rispetto per il territorio. Sono davvero contento di come sta andando”.
Sella & Mosca, considerata la più importante azienda sarda del settore, mantiene un forte legame con il territorio. Con i suoi 100 dipendenti ha investito in ricerca e innovazione sia in vigna che in cantina. A lei si deve la valorizzazione di un gioiello dell’enologia: il Torbato, un bianco autoctono apprezzato per le sue note agrumate e la sapidità marina. “Difficile da coltivare e vinificare, perfetto connubio tra terroir e vitigno”, commenta l’enologo di Sella & Mosca Giovanni Pinna. Due le novità introdotte dalla famiglia Moretti: il Torbato brut nella versione metodo classico, ora prodotto ad Alghero, e la linea di vini disegnati dallo stilista Antonio Marras. “Mi chiedono sempre: ma chi te lo ha fatto fare a 75 anni a rilevare un’azienda? E io rispondo che ha a 75 anni mi diverto a fare impresa e non a riposarmi – confessa Vittorio Moretti – Voglio creare un futuro per chi verrà dopo di me. Nel rispetto di questa straordinaria terra che ci ha accolto”. (ANSA).