L’emergenza Coronavirus Covid 19 che sta interessando l’Italia è, e deve essere, un evento sanitario che deve riguardare tutta la nostra Comunità Europea confermando che l’EU non è solo unita da una moneta comune, ma anche da un cordone sanitario in grado di legare tutti i 27 Paesi.
Misure adottate da alcune Nazioni, in distonia con altre, alimentano questa caccia al focolaio.
Non deve essere una gara a chi adotta le misure più coercitive, ma una gara per tutti i Paesi a fare nello stesso modo, per evitare il tracollo economico a cui assisteremo nei prossimi mesi in Italia.
Risponde cosi l’On. Fulvio Martusciello, Presidente della Commissione europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, il quale è impegnato in sede Comunitaria a fronteggiare questa emergenza.
E’ necessario da subito confrontare i dati della sanità italiana con quella degli altri Paesi, per mappare in uno studio epidemiologico e statistico a supporto del quadro evolutivo della malattia infettiva. Ogni altra azione che viene divulgata in maniera scorretta e terroristica non può che scrivere nuove pagine di manzoniana memoria. Assisteremo altrimenti a comunicati e provvedimenti adottati degni di una nuova “peste virtuale”.
Armando de Nigris, recentemente nominato Advisor della Commissione Europea per l’ambiente, la sanità
pubblica e la sicurezza alimentare , afferma “Non possiamo che seguire ed attendere l’invocato studio di concertazione per avere linee guida dalla UE come dichiara il nostro Presidente. Le linee guida quale primo presidio da adottare sono state diffuse dal Ministero della Sanità. Non resta che ribadire che norme basilari di igiene e sanificazione degli ambienti domestici e di lavoro come anche quelle di detersione di faccia e mani si rendono indispensabili. Non dobbiamo dimenticare che le prime difese sono quelle immunitarie, e che ogni individuo sano o in età di contagio, deve avere sempre pronte ed in salute. Questa è strettamente legato alla nostra alimentazione, stiamo assistendo alla caccia al disinfettante dimenticando che la vitamina C contenuta nelle nostre arance, limoni, ribes restano i presidi cardine attraverso un corretta alimentazione di stagione con i prodotti della nostra terra. Dunque cibi sani, provenienti dalla nostra agricoltura epossibilmente tracciati da filiere controllate. Diete squilibrate come quelle che seguiranno alle razzie alimentari cui abbiamo assistito non certo contribuiranno a combattere in salute il virus”.
Conclude De Nigris “Evitiamo allarmismi da peste 4.0 dove le tastiere dei nostri device sono diventate gli untori del terzo millennio.”.