Se è “presto per dire come andrà il 2020”, il mondo degli investimenti pubblicitari registra “piccoli segnali di uscita dalla crisi”. A dirlo Alberto Dal Sasso di Nielsen in un incontro online sull’andamento del settore. “Nella settimana chiusa domenica 17 il numero di spazi apparsi su televisione precedente era già del 14% in più e la radio ha visto il 50% di campagne on air. Sono dei piccoli segnali di uscita dalla crisi”, ha spiegato.
Il manager ha sottolineato anche come l’anno in corso “sarà un anno di traino verso un anno che di solito è un anno dispari ma dove molti eventi previsti per quest’anno sono stati spostati al 2021. Bisogna arrivare con un buon abbrivio”. “Sicuramente avremo un mese di aprile forse anche peggiore rispetto al mese di marzo, perché sarà in lockdown totale.
Vedremo sicuramente una prima metà del 2020 ancora in negativo, ma nella seconda parte dell’anno ci sarà sicuramente un’uscita”, ha concluso. “La prognosi in questo momento è riservata. Siamo appena usciti dalla terapia intensiva, è molto difficile oggi prevedere come e quando guarirà il paziente”, ha aggiunto Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente di Upa, indicando in luglio il momento in cui sarà possibile fare delle stime. Per Sassoli de Bianchi è importante “sostenere la liquidità delle famiglie per sostenere i consumi”, perché al loro andamento sarà legato anche quello del mercato pubblicitario.
(Fonte AGI e Primaonline)