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Mionetto sarà presente alla Milano Design Week 2019, dall’8 al 19 aprile presso l’Università degli Studi di Milano con un’installazione all’interno della mostra “Human Spaces“, promossa dal magazine Interni, rivista di riferimento dell’interior e del contemporary design.

“Mondo Obliquo – Oggetti piani sull’obliquo e obliqui sul piano” è il titolo dell’opera realizzata in collaborazione conNABA, Nuova Accademia di Belle Arti che ha lavorato per raccontare la natura obliqua del rinomato brand di Prosecco: un omaggio allo splendido paesaggio collinare del territorio di Valdobbiadene.

“Abbiamo voluto indagare con uno sguardo artistico il tema dell’obliquità perché è parte integrante e simbolo distintivo del nostro DNA. Un elemento visivo che ricorda i ripidi pendii delle nostre colline di Valdobbiadene, la nostra casa. La loro conformazione, caratterizzata da falde tettoniche straordinariamente inclinate, rappresenta un esempio di dimensione obliqua dalle caratteristiche morfologiche uniche, dove nasce e viene eroicamente raccolta a mano l’uva destinata e diventare il nostro Prosecco  Mionetto DOCG” – dichiara Paolo Bogoni, Chief Marketing Officer e Management Board Executive di Mionetto S.p.A. – “Ma è anche un interessante elemento di rottura, un contesto che cambia l’ordine classico delle cose e ci spinge a pensare in modo diverso, innovativo. Ecco perché è da sempre un segno distintivo che caratterizza tutta la nostra brandidentity, a partire dal packaging, e che ben riassume lo spirito con cui guardiamo al mondo delle bollicine e del Prosecco”.

Il valore dell’inclinazione è stato lo spunto utile ad accendere la creatività di un gruppo selezionato di studenti delsecondo e del terzo anno del Triennio in Design NABA guidati da Claudio Larcher e Astrid Luglio rispettivamente Course Leader e docente del Triennio in Design chehanno creato una sperimentazione visiva elegante e raffinata, in grado di permettere una più profonda comprensione della natura del “Mondo Obliquo” in cui Mionetto vive e si esprime quotidianamente.

L’Università degli Studi di Milano, sede della mostra evento INTERNI HUMAN SPACES, sarà teatro di questa dinamica installazione dove il visitatore è chiamato a leggere l’inclinazione come spazio esperienziale che attiva il pensiero obliquo umano. L’opera è composta da dieci artefatti soffiati artigianalmente in vetro borosilicato, pensati piani sull’obliquo ma che diventano obliqui sul piano. Cinque di essi sono esposti in strutture progettate con un’inclinazione di 27 gradi, la diagonale perfetta di Mionetto. Un segno che rende ancora più riconoscibile il brand in tutto il mondo e rafforza l’equivalenza Mionetto = Prosecco. La scelta cromatica del nero, dell’arancio e del bianco – i colori simbolo di Mionetto – definiscono lo spazio con linee pulite e geometriche. Gli altri 5 manufatti verranno esposti su una mensola orizzontale a dimostrazione di come siano essi, e non più il piano, ad apparire obliqui. La lettura dell’esposizione è favorita ed enfatizzata dalla presenza di un fondale scenografico.

L’installazione “Mondo Obliquo” trova la sua naturale collocazione all’interno della mostra “Human Spaces” organizzata dalla rivista Interni, un insieme di progetti di luoghi, ambienti, territori e contesti e, per estensione, mezzi e oggetti che collocano al centro della propria visione il benessere della persona. Per Mionetto questo luogo è il mondo obliquo delle colline di Valdobbiadene.

“Partecipare alla Design Week di Milano, all’interno di un contesto concettualmente sofisticato e dallo stile contemporaneo come la mostra Human Spaces di Interni, rappresenta l’autentica simbiosi tra immagine e contenuto (dall’inconfondibile stile italiano) che, insieme al profondo legame con il territorio, sono la chiave del successo di Mionetto in Italia e nel mondo” – conclude Paolo Bogoni.
L’installazione sarà aperta al pubblico presso Interni Human Spaces – Università degli Studi di Milano, via Festa del Perdono 7, Milano ai seguenti orari: 8-14 aprile h.10-24; 15-18 aprile h. 10-22; 19 aprile h. 10-18.
IL PROGETTO – L’installazione si presenta con 4 quattro strutture inclinate in tondino metallico colorate di una lunghezza di due metri ciascuna e un piano orizzontale in metallo. Questa combinazione permette di mettere in relazione il “mondo obliquo”, le strutture inclinate, con il “mondo piano”, la struttura orizzontale. Nell’installazione sono inseriti degli artefatti in vetro borosilicato che, se posti sulle strutture inclinate, appariranno dritte mentre appoggiate sul piano metallico si presenteranno oblique. Il tutto è poi contenuto da uno sfondo di pannelli colorati che faranno da cornice alle strutture metalliche.

LE FIRME – A coordinare il progetto due professionisti assoluti: il primo è Claudio Larcher, libero professionista nell’architettura e nel design,Course Leader del Triennio in Design NABA. Ha fondato a Milano lo studio Modoloco Design Workshop nel 2002. A lungo docente alla Facoltà di Design e Arti di Bolzano e al Politecnico di Milano, ha insegnato anche per altre istituzioni italiane e in corsi internazionali. Dal 2016 è Course Leader del Triennio in Design NABA,Nuova Accademia di Belle Arti. Ha curato e partecipato a diverse esposizioni e mostre in Italia, Giappone, Spagna, Francia, Inghilterra e Svezia. Nel 2017 e 2018 è stato Ambasciatore del Design italiano per Svizzera e Albania. È autore dei libri “Globetrotting designers” (ed. Compositori) e “Design, scuola e solidarietà” (ed. Fausto Lupetti).

Altra prestigiosa firma sul progetto è quella di Astrid Luglio, docente del Triennio in Design NABA, Nuova Accademia di Belle Arti che vive e lavora come designer del prodotto a Milano. Dopo aver lavorato e vissuto a Melbourne, ha collaborato presso lo studio TourdeFork a Milano e successivamente ha avviato la propria attività. Professionista sempre attiva nella ricerca sul design con un focus sulla cultura culinaria, sulla sua storia, le tradizioni e le gestualità che ruotano intorno alla tavola e ai preziosi ingredienti che la contraddistinguono. Astrid è inoltre co-fondatrice e parte del collettivo The Ladies’ Room, con il quale ha iniziato una riflessione sul design contemporaneo tramite la creazione di oggetti ed esperienze che indagano il rinnovato bisogno di un coinvolgimento sensoriale.

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