Starbucks, il colosso delle caffetterie, mette sul piatto 100 milioni di dollari. Nello specifico, il piatto è quello di Valor Siren Ventures, un nuovo fondo lanciato da Valor Equity Partners. Sarà però qualcosa di più di un fondo: una sorta di incubatore per le startup dedicate al cibo e al commercio (di cibo, sembra di capire). Un po’ come fanno già da tempo colossi come Tyson Foods, Chobani, Coca-Cola o Chipotle.
Secondo il colosso fondato da Howard Schultz si tratterebbe della prima mossa di questo genere, cioè direttamente nel mondo delle startup. Il fondo si concentrerà su società che sviluppino tecnologie e prodotti collegati al cibo e alla sua commercializzazione. Il retroterra è ottimo, visto che Valor Equity Partners – pure fra gli investitori iniziali di Tesla – ha già in portafoglio realtà come Eatsa, Fooda e Wow Bao.
Cento milioni, insomma, che andranno ad aggiungersi ad altri 300 in arrivo nei prossimi mesi da ulteriori partner, per ora immersi nel mistero. Non è chiaro quali aree specifiche dell’universo foodtech riceveranno più attenzione o supporto, se la ricerca sui nuovi cibi o il food delivery, se gli inediti processi di cottura o rivoluzionarie formule commerciali. Andando a spulciare il portafoglio di Valor, sembra comunque di capire che ci si muoverà dall’analisi dei dati ai sistemi per la ristorazione fino alle criptovalute. Ma, forse, anche ambiente ed energia pulita, ambito nel quale Starbucks ha già un piedino col progetto Greener Stores e al quale dunque non disdegnerebbe di essere accostata in questa nuova impresa di finanziamento.
Cibo e distribuzione, negozi e sviluppo: da quel che uscirà dalle startup del fondo potrebbe esserci molto di utile per Starbucks e le sue quasi 28mila caffetterie in oltre 70 Paesi del mondo, Italia inclusa. Il Ceo Kevin Johnson ha spiegato di credere che “le idee innovative sono la benzina per il futuro”. Dunque, continueranno a costruire questo patrimonio all’interno della compagnia fra bevande, nuove soluzioni per i punti vendita e fronte digitale.