“In cucina non ci può essere improvvisazione. V’è un’arte culinaria basata, come tutte le arti, su misure e proporzioni, sull’equilibrio e la fusione dei diversi elementi”: era il 1950 quando con queste parole Il Cucchiaio d’Argento, ideato da Gianni Mazzocchi, debuttava nel mondo dell’editoria italiana presentando al grande pubblico il suo primo ricettario. Da quella prima volta sono trascorsi 70 anni e se la lista dei cambiamenti, anche solo in cucina, è senza dubbio molto lunga non si può negare come la visione “del Cucchiaio” rappresenti ancora oggi, con eccezionale contemporaneità, la più autentica regola della cucina italiana.
Il ricettario, in queste sette decadi, è cresciuto: dieci edizioni, milioni di copie vendute in Italia e all’estero, 12 traduzioni [1] comprese quella russa e cinese. È entrato nelle cucine di tutto il mondo, è stato tramandato di madre in figlia e ha di fatto insegnato a cucinare a tre generazioni, evolvendo insieme a loro, per esigenze, abitudini e stili di vita nuovi. Dalla sua autorevolezza si sono sviluppate molteplici collane tematiche e innumerevoli monografie, per un totale di oltre 120 titoli, e una property digitale di enorme successo – cucchiaio.it – capace di cogliere i trend più diffusi del momento e offrire un dialogo costante a tutti gli appassionati. Sfogliare le dieci edizioni passate del Cucchiaio d’Argento rimane comunque un’esperienza unica: è come salire in una macchina del tempo e intraprendere un viaggio nella storia della cucina italiana di casa. Un percorso lunghissimo e di successo, tanto che il libro è conosciuto come vero e proprio Best Seller internazionale. A tale ricco percorso oggi si aggiunge un’importante nuova tappa: l’uscita dell’undicesima edizione.
A quattro anni dall’ultimo volume (2016) Il Cucchiaio d’Argento si rinnova ulteriormente e lo fa sia da un punto di vista estetico e grafico, per risultare ancora più affascinante oltre che funzionale e pratico all’uso, sia e soprattutto nei contenuti.
Che si tratti di un’opera speciale è chiaro fin da subito: dopo i toni del bianco, del grigio e del rosso fuoco, il blu torna ad essere protagonista della copertina e del cofanetto che accompagna il volume, in omaggio alle prime quattro storiche edizioni[2]. A rendere il libro ancora più elegante, fin dal primo sguardo, è poi l’immancabile disegno della posata d’argento – per l’occasione rivisitato in ottica più moderna ma sempre estremamente raffinato e distintivo – da cui discende il titolo del ricettario. Un simbolo di abbondanza e fortuna che trae origine dal detto inglese di buon augurio “born with a silver spoon in one’s mouth”.
Una volta aperto, Il Cucchiaio d’Argento 11° edizione offre tutto quello che è utile sapere in cucina: con le sue 1.320 pagine è un compagno indispensabile per chi si affaccia ai fornelli per la prima volta, il migliore amico fidato con cui confrontarsi giorno dopo giorno, una guida affidabile e stimolante per i più esperti, uno strumento perfetto per sperimentare tecniche e abbinamenti inconsueti oltre che affrontare, con grande classe, le occasioni più importanti.
Il nuovo libro rappresenta l’essenza del classico contemporaneo, essendo la perfetta combinazione tra tradizione e modernità: da un lato riconferma la struttura e gli elementi distintivi che ne hanno decretato la fortuna in ben settant’anni, dall’altro li arricchisce con tutte quelle proposte che rispecchiano le nuove abitudini e il nuovo stile di vita legato al cibo.
Vengono così aggiornati i primi due capitoli dedicati rispettivamente all’Organizzazione della cucina (Capitolo 1: fare la spesa, allestire la dispensa, riconoscere gli utensili indispensabili, prendere dimestichezza con i tipi di cottura più comuni e le nozioni di base sui vini da abbinare) – e alle Preparazioni di base, particolarmente ampliate rispetto al passato (Capitolo 2: i brodi, la salsa al pomodoro e gli altri sughi, le paste fresche, gli impasti dolci e il lievito madre). Una volta dotato il lettore delle informazioni preliminari, un po’ come succede all’inizio di ogni percorso scolastico, il libro giunge al suo cuore pulsante: 2.000 ricette suddivise in 15 sezioni tematiche, accompagnate ciascuna da tre suggerimenti di abbinamento vini e arricchite da 280 meravigliose fotografie.
In quella che è a tutti gli effetti una bibbia della tradizione gastronomica italiana fanno il loro ingresso 210 ricette inedite, realizzate ad hoc per questa undicesima edizione, che colgono le tendenze più attuali. Pane e focacce con il lievito madre, finger food, primi piatti a base di ingredienti integrali nel senso della leggerezza o dell’attenzione al “green” ma anche tanti nuovi dolci (ganache, mousse, bavaresi) capaci di strizzare l’occhio ai più golosi. Sempre per essere al passo con le novità degli ultimi anni, Il Cucchiaio d’Argento 11° edizione introduce un focus sulle nuove tecniche in cucina passando in rassegna la cottura a bassa temperatura, la vaso-cottura, la cottura a vapore e la fermentazione. Modalità in uso nei grandi ristoranti ma che hanno ormai preso piede anche nella cucina familiare*.
Il balance tra queste new entry e i molti classici (dai bignè alla crema di formaggio alla mousse di salmone, dai tagliolini burro e tartufo ai paccheri alla sorrentina) che vengono recuperati per rendere omaggio alla storia e alla cultura della cucina nazionale è perfetto e garantisce a tutti, a prescindere dall’età e dall’esperienza, una conoscenza completa, aggiornata, affidabile e autorevole. In tipico stile Cucchiaio.
“L’uscita dell’undicesima edizione che segna i settant’anni del Cucchiaio d’Argento cade in un anno che non dimenticheremo facilmente. E tuttavia dalla crisi che abbiamo vissuto sono emersi due grandi valori: la salute e il cibo. Si è assistito non solo all’assalto dei supermercati ma anche alla ricerca di cibo come cura, conforto, convivialità, tanto che durante la quarantena grandi chef si sono mostrati via social nella cucina di casa e hanno condiviso momenti di intimità domestica ai fornelli. La cucina è diventata un «posto sicuro» e, proprio nel momento di privazione di contatti umani, il cibo ha assunto una dimensione collettiva. Ecco, il Cucchiaio d’Argento è da sempre portatore dei valori che sono riemersi in questi mesi: qualità, autenticità, calore e condivisione nella cucina delle nostre case. Un vero classico contemporaneo, a cui chiunque ami cucinare può affidarsi con fiducia” spiega Tatjana Pauli, Responsabile Editoriale di Cucchiaio d’Argento libri.
Il libro si conferma essere un punto di riferimento essenziale quindi nel mondo dell’editoria di cucina e rappresenta ancora oggi un regalo prezioso da fare (e ricevere). Se un tempo veniva tradizionalmente donato dalla mamma alla figlia in occasione del matrimonio, oggi si rivela un’idea perfetta, valida sempre e per tutti. In primis per gli uomini che non a caso dimostrano sempre più passione, e bravura, ai fornelli.
La stessa passione con cui anche questo Il Cucchiaio d’Argento 11° edizione, all’alba dei suoi 70 anni è stato realizzato, volendo continuare a essere una fonte di ispirazione e una scintilla creativa per tutti gli amanti della buona cucina.