“Bene i 13,5 milioni previsti dalla Regione Toscana per la promozione internazionale del vino, ma oggi le aziende non sanno come calendarizzare gli eventi né prevedere quali mercati saranno aperti. C’è troppa incertezza ed è necessario introdurre misure che tutelino le imprese e i loro programmi, altrimenti le risorse non saranno utili allo scopo”. Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti chiede a nome di tutte le aziende “l’inserimento di criteri di elasticità e di deroghe nel decreto ministeriale che rende operativi i bandi Ocm, come già fatto per la campagna 2019/2020”
Le aziende dovranno presentare i progetti di promozione per il periodo che va da aprile a dicembre 2021. “Troppe le variabili in campo per poter programmare le attività nei paesi extra Ue ed è quindi necessario un coinvolgimenti di tutti i livelli istituzionali, a partire dalla Regione Toscana e dalle realtà rappresentative delle categorie economiche, per modificare e adeguare il decreto ministeriale al periodo storico che stiamo vivendo”, ha aggiunto il presidente Busi.
L’intervento della Regione Toscana “è di certo un segnale positivo – continua- che coglie la difficoltà del momento, anche inserendo la possibilità di organizzare eventi on line, ma resta uno strumento poco efficace se le norme nazionali che definiscono le regole di accesso al finanziamento non sono in grado di prevedere criteri più elastici ed eventuali deroghe. Il rischio è che questi 13,5 milioni di euro non vengano spesi per la scarsa adesione delle imprese, paralizzate dalla totale incertezza dei mercati legata all’evolversi della pandemia”