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Mar. Nov 19th, 2024

Cesarine.com, il network di 1.500 cuoche amatoriali che da anni accolgono alle loro tavole ospiti in oltre 300 città italiane, ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe(unica piattaforma di crowdinvesting quotata a Piazza Affari), oltrepassando già il target di raccolta di 200.000 euro. 

La campagna sarà aperta agli investitori fino al prossimo 9 novembre. A prendere parte alla raccolta sono stati finora, oltre a professionisti come Alessio Beverina, co-founder del fondo di VC Panakes Group e Alfredo Cazzola, ex Presidente del Bologna Calcio, anche una serie di cuoche e cuochi del network, a dimostrazione del forte coinvolgimento della community.

Già nel capitale delle Cesarine dal 2018, sono invece professionisti e investitori come Daniele Ferrero di Venchi, Niccolò Branca dell’omonimo gruppo, Marco Airoldi ex AD di Benetton Group ed Emmanuel Osti de L’Occitane de Provence. 

Obiettivi di questa campagna di equity crowdfunding sono:

· il consolidamento della piattaforma cesarine.com per le Online Cooking Class, servizio già testato con successo durante il lockdown – con focus in particolare sui mercati di Italia, Usa, Canada e Regno Unito. Si aggiunge a questo lo sviluppo dell’offerta per il mercato domestico su mete turistiche italiane, anche in partnership con Slowfood e Onav. 

· il setup di un marketplace di prodotti tipici locali e di attrezzature da cucina, selezionati e proposti sul sito cesarine.com.

Dopo due anni di grande crescita – nel 2019 le Cesarine hanno ospitato nelle proprie case più di 10.000 Clienti totalizzando vendite lorde pari a 1,2 milioni di euro, +225% rispetto all’anno precedente, ritmo confermato anche a gennaio e febbraio del 2020 – e con una clientela composta per l’80% da turisti stranieri, il business model delle Cesarine è stato messo ovviamente alla prova dalla recente crisi sanitaria e relative restrizioni al turismo internazionale. La società è però riuscita ad adattarsi al contesto, ascoltando la domanda di mercato e organizzando velocemente delle possibili risposte attraverso il perseguimento di due obiettivi chiari: ri-focalizzazione sul turismo domestico e sviluppo di linee di business nuove come le cooking class online. Azioni che hanno aumentato il potenziale di crescita e sviluppo dei prossimi anni in un contesto di mercato da sempre molto favorevole ma, in questo momento, particolarmente mutevole.

Report ed Osservatori di diversi autori* indicano il mercato italiano delle food experience (online e offline) con un valore totale stimato nel 2024 di circa 500 milioni di euro.  Inoltre, la tradizione culinaria italiana, essendo la più influente in termini di “food preference”, rappresenta un potenziale fattore di successo e una chiara leva di mercato da sfruttare. In questi termini il progetto Cesarine.com – grazie alla propria offerta, all’autenticità delle esperienze, alla crescente community di host (+1.500) – un front runner nel segmento di riferimento. 

“Senza l’emergenza Covid, probabilmente questa svolta non ci sarebbe stata: l’interesse per la cucina non sarebbe esploso come ha fatto nel corso del lockdown di questa primavera e, dal canto nostro, avremmo portato avanti il business come da nostro modello tradizionale. L’emergenza ci ha permesso invece di cogliere un’opportunità che non avevamo avuto modo e tempo di sviluppare e che si aggiunge alle linee di offerta tradizionale, di ospitalità alla tavola delle nostre cuoche e cuochi.  Abbiamo reagito alla crisi alimentando l’interesse verso la cucina italiana, per i corsi online e ri-formulando la nostra proposta offline di questo anno su un turismo diverso: un turismo di prossimità” – ha dichiarato Davide Maggi, Founder e CEO delle Cesarine. “Le linee di crescita sono chiare e definite: consolidamento del mercato italiano, processo di internazionalizzazione dell’offerta delle Online Cooking Class, con particolare riferimento ai mercati anglosassoni e nordici. Se la raccolta andrà particolarmente bene puntiamo anche alla messa a punto e al lancio di un marketplace food con una chiara scalabilità verso l’estero e l’ampliamento dei contenuti (ricette, video, editoriali). Un cambio di passo obbligato, ma che ci ha aperto prospettive di crescita, reso possibile grazia anche dall’incredibile risposta di tutto il nostro Team”.

Tra gli investitori che sostengono e appoggiano Cesarine.com, 

Alfredo Cazzola sostiene “ho investito nel progetto delle Cesarine perché sarà in grado di imporsi in Italia e all’estero fornendo un’esperienza unica.” 

Parere condiviso anche da Daniele Ferrero – CEO di Venchi “Sono un sostenitore e anche investitore delle Cesarine dal primo giorno perché penso che l’Italia e il mondo abbiano bisogno di una vera e unica piattaforma di home cooking. Un’opportunità che penso possa essere colta proprio da questo progetto.” 

E poi ancora Andrea Casalini, Angel Investor Ho investito nelle Cesarine perché è un bel progetto che lega tanti temi a me cari: il cibo, l’Italia, la socialità, il digitale. Apprezzo il team che lo sta guidando, la sua professionalità e la sua passione. È veramente un progetto in cui credo molto.” 

Cesarine.com è il primo network italiano di cuoche e cuochi casalinghi, che aprono le porte della propria casa a viaggiatori provenienti da tutto il mondo, offrendo memorabili esperienze di cucina in location suggestive. 

Vere e proprie custodi di un patrimonio enogastronomico sommerso, le Cesarine mettono la loro esperienza a disposizione degli ospiti per regalare un’esperienza autentica, all’insegna della qualità e del gusto.

Ad oggi sono più di 1.500 le Cesarine distribuite in più di 300 località italiane. Fondata in Italia nel 2004 come associazione culturale gastronomica, nel 2019 è diventata PMI Innovativa e Comunità Slow Food, la prima diffusa su tutto il territorio italiano. 

*OECD Tourism Trends and Policies; Arrival’s Global Operator Landscape Study; State of the food travel industry report (elaborato da World Food Travel Association); L’enogastronomia in Italia (elaborato da Travel Appeal); Travel Trends report (Fonte Travel Appeal) e Global Report on food turism (UNWTO).

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