“Illycaffè ha intrapreso la strada della sostenibilità tantissimo tempo fa, fa parte del Dna dell’azienda da sempre. Ernesto Illy diceva che quando fai un prodotto di elevata qualità non esiste qualità se questa non è anche sostenibile”. Così Massimiliano Pogliani, amministratore delegato di illycaffè, racconta all’Adnkronos il percorso che ha portato l’azienda a ottenere la certificazione B Corp, assegnata alle organizzazioni che si impegnano a rispettare i più alti standard di performance sociale e ambientale.
“Abbiamo fatto la scelta di intraprendere questo percorso già due anni fa quando abbiamo cominciato ad introdurre nel nostro statuto il fatto di essere società Benefit. Da lì è cominciato il percorso di certificazione nel quale ogni singolo aspetto non va solo comunicato ma viene poi valutato e misurato, dà luogo ad un punteggio finale che deve raggiungere un minimo per poter accedere alla certificazione B Corp. E’ il coronamento di un cammino che parte dalla storia e dall’heritage dell’azienda”, sottolinea.
Dunque, una scelta di continuità. “Illycaffè ha scelto di aderire alla certificazione B Corp per confermare quello che è sempre stato un impegno a portare avanti un modello di business fondato sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder – dice – Per noi essere B Corp significa scegliere volontariamente ma anche formalmente di perseguire in forma armonica obiettivi sociali e ambientali insieme ad obiettivi economico-reddituali”.
Ma come si traduce concretamente questo impegno? “Per illycaffè operare secondo i più alti standard di performance sociale e ambientale vuol dire avere un comportamento che su tutte le aree dell’azienda tenga ben presente questi aspetti”, spiega Pogliani.
Attenzione a tutti i livelli quindi: dalla governance alle persone (condizioni economiche, formazione, qualità della vita, pari opportunità…), fino alle politiche di fornitura e logistica. Attraverso azioni concrete come “il supporto alle comunità di produttori, per esempio costruendo o contribuendo alla costruzione di scuole o istituti dove possono lasciare i figli quando c’è la raccolta del caffè e dove questi ricevono ospitalità, istruzione e assistenza medica”.
A livello di ecosostenibilità, l’attenzione è a “come impattiamo in maniera positiva sull’ambiente: parliamo di efficienza energetica, riduzione dei rifiuti, gestione attenta e razionale dell’acqua sia nelle piantagioni che nello stabilimento” fino allo sviluppo di prodotti che abbiano un “impatto positivo sui nostro clienti, come le cialde compostabili e le macchine del caffè che riducono il consumo energetico”.
E ancora: “Sfruttiamo la superficie del tetto del magazzino per il caffè verde con un sistema di pannelli solari per produrre energia elettrica, recuperiamo il calore delle tostatrici per riscaldare l’azienda, tutta l’elettricità che usiamo in illycaffè proviene da fonti rinnovabili. E, nell’alta gastronomia, siamo diventati sponsor insieme alla Guida Michelin della Green Star che viene assegnata ai ristoranti che oltre ad essere di livello si impegnano dal punto di vista della sostenibilità”.
Una direzione oggi ancora più importante dopo le conseguenze dell’emergenza sanitaria. “La pandemia ci ha ulteriormente dimostrato che l’impegno delle aziende nella sostenibilità non è solo importante ma necessario, bisogna essere sostenibili a tutti i costi. Ogni azienda dovrebbe integrare obiettivi di sostenibilità insieme ai propri obiettivi economici e reddituali perché tutti noi dobbiamo avere un impatto positivo sull’ambiente, abbiamo una responsabilità sull’ambiente e sulle persone”, conclude.