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Ven. Nov 22nd, 2024

“Nell’ambito della campagna Spreco Zero dedicheremo un focus alla filiera del biologico, proprio in occasione della 51esima Giornata mondiale della Terra. D’intesa con Alce Nero, che del biologico ha fatto un prezioso tratto distintivo, vogliamo raccontare le esperienze e le prospettive di un modello partecipativo dal basso, esemplare per procedere verso lo sviluppo sostenibile e valorizzare il territorio e le sue molteplici vocazioni”. Esordisce così Andrea Segrè, fondatore della campagna ‘Spreco Zero’, movimento di impegno per la riduzione e la prevenzione dello spreco alimentare e presidente della Fondazione Fico e del Centro Agroalimentare Bologna (Caab), raggiunto dalla Dire.

Oggi, alle 17.30, sul canale youtube del movimento ‘Spreco Zero’, verrà infatti presentato il talk ‘Sviluppo sostenibile, l’Italia dei bio-distretti. Sfide e prospettive del post pandemia, in attesa che l’agricoltura biologica diventi legge’.

Il disegno di legge sui bio-distretti

Di recente la Commissione Agricoltura del Senato ha approvato il primo disegno di legge che ha l’intenzione di regolamentare la filiera del biologico. Il provvedimento, in attesa di superare il complesso iter legislativo per la definitiva approvazione della legge, introduce i ‘bio-distretti’, aree agricole che sono organizzate in chiave di bioproduzioni che hanno lo scopo di coinvolgere non soltanto agricoltori e consumatori ma anche pubbliche amministrazioni, associazioni e operatori turistici.

“Siamo a un passo da una svolta storica per l’agricoltura italiana- afferma Segrè– la più forte in Europa sul versante della bioproduzione con due milioni di ettari coltivati a biologico, ovvero il 15% circa della superficie agricola nazionale, e con oltre 80mila operatori di filiera: la nuova legge sul biologico, in dirittura d’arrivo, include una specifica previsione normativa dedicata ai bio-distretti, da un decennio sorti spontaneamente in Italia, come patto dal basso per lo sviluppo sostenibile del territorio. A fine 2020 se ne contavano una quarantina e senza dubbio la nuova legge potrà favorirne la diffusione fornendo strumenti di governance e finanziari utili a stimolarne lo sviluppo. Il provvedimento legislativo è in linea con il Piano per lo sviluppo del Biologico Ue, che esplicitamente stimola e finanzia i progetti dedicati ai bio-distretti”.

Biologico settore decisivo per lo sviluppo sostenibile

“È necessario- conclude- compiere delle scelte urgenti e non più differibili per dare vita a una filiera in cui l’eccellenza e la qualità produttiva si coniughino con i criteri dello sviluppo sostenibile e della tutela ambientale, rendendo il cittadino-consumatore protagonista di un circolo virtuoso di accesso al cibo sano e salutare. Per questo è necessario raccontare esperienze concrete al cittadino che contribuiscano a sensibilizzarlo sulle scelte alimentari e ambientali”.

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