Fondazione ‘Barilla Center for Food & Nutrition’ porta avanti da oltre 10 anni iniziative di sensibilizzazione sull’importanza della sostenibilità attraverso il cibo e, in una nuova piattaforma online, sviluppata dall’agenzia Imille, racconta in modo originale come le scelte alimentari di ciascuno possano contribuire a migliorare lo stato di salute delle persone e del Pianeta.
La Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) (https://www.barillacfn.com/it/) analizza la complessità degli ecosistemi e incoraggia, con le sue iniziative pubbliche e la ricerca, l’evoluzione verso uno stile di vita più sano e sostenibile, per il raggiungimento degli SDGs, gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Con la sua attività, alla quale contribuisce un team di esperti anche internazionali, la Fondazione parla alle persone per ispirare scelte alimentari consapevoli, ogni giorno.
Uno degli ultimi progetti della Fondazione Barilla, realizzato con il contributo dell’agenzia indipendente Imille (https://www.imille.agency/), è stato il sito web We, The Food, The Planet, uno strumento che offre un’esperienza digitale fuori dagli schemi tradizionali, con l’obiettivo di mostrare come tutti noi possiamo diventare agenti del cambiamento verso lo sviluppo sostenibile, iniziando dalla scelta di cosa mettiamo nel piatto.
Interazione massima per aumentare la consapevolezza
“Abbiamo scelto strategie interattive, come la simulazione di una chat e la gamification – spiega Andrea Corradi, Design Director di Imille – La narrazione interattiva consente infatti di affrontare una tematica complessa, come quella dell’importanza delle scelte alimentari in ottica di sostenibilità, in modo intuitivo e leggero ma, al tempo stesso, efficace ai fini dell’apprendimento“.
Navigando nel sito ‘We, the Food, the Planet’ si potrà dialogare direttamente con il Pianeta: nello scambio di battute, tra emoticon e domande a risposta multipla, emergono importanti paradossi: “Sono di più le persone che soffrono di obesità o di denutrizione?” A sorpresa vince l’obesità con 2,1 miliardi di persone obese e sovrappeso contro i 690 milioni di denutriti. Ancora “1.000, 1 milione o 1,3 miliardi di tonnellate: quanto cibo viene sprecato o perduto ogni anno?” Purtroppo la risposta giusta è l’ultima.
Grazie a un quiz con carte virtuali, ciascuno può scoprire quanto le proprie scelte alimentari quotidiane siano sane e sostenibili; in un’altra sezione si può anche creare un menù virtuale, per il quale alla fine viene presentato il conto in termini di sostenibilità. Con l’aiuto del modello della doppia piramide alimentare ambientale si mostra come le scelte alimentari abbiano un impatto sull’ambiente ed emerge come il cibo di cui la scienza raccomanda una maggiore frequenza di consumo è anche quello col minor impatto sull’ambiente. Così gli alimenti integrali, che dovrebbero essere mangiati più volte al giorno per una dieta bilanciata, hanno anche un basso impatto ambientale, mentre le carni rosse dovrebbero essere previste al massimo una volta a settimana, per il loro impatto sulla salute e l’elevata impronta di carbonio.
“Il 70% degli under 18 nel mondo è consapevole dell’emergenza climatica, ma solo in pochi sanno che esiste un nesso tra quello che mettiamo nel piatto e l’ambiente (secondo una nostra ricerca 1 giovane su 3 in Italia) – spiega Alessio Mennecozzi di Fondazione Barilla – Abbiamo lanciato la piattaforma online ‘We, The Food, The Planet’ proprio con l’obiettivo di fare cultura su cibo, alimentazione e sostenibilità: comprendere queste nozioni significa capire quanto il contributo di ciascuno di noi sia necessario per salvare il Pianeta. Ricorrere al gioco per fini di apprendimento è efficace perché facilita l’elaborazione di informazioni preziose come quelle legate alle conseguenze delle nostre abitudini alimentari sul Pianeta. Il contributo di IMille è stato prezioso per enfatizzare l’elemento di gamification e la veste grafica contemporanea. La piattaforma nell’ultimo mese ha raccolto visualizzazioni da più di 20 Paesi con un tempo di permanenza medio superiore ai 5 minuti, testimoniando l’elevato coinvolgimento degli utenti.“