Il progetto si inserisce nell’ambito di un percorso progettuale di ampio respiro che coinvolgerà le istituzioni per la valorizzazione della città di Palermo. Morettino finanzierà alcune borse di studio per la Massimo Kids Orchestra.
Raccontare la Sicilia nel mondo attraverso il suo immenso patrimonio di saperi e sapori. Un viaggio ideale accompagnati dal profumo inebriante del caffè, tra antiche rovine, teatri, cattedrali e architetture maestose frutto dell’incontro di culture e popoli diversi.
Morettino, storica torrefazione siciliana che ha appena festeggiato i 100 anni di attività, dedica alla propria terra “I Caffè di Sicilia”. Il progetto si inserisce nell’ambito di un percorso progettuale di ampio respiro, che coinvolgerà nei prossimi mesi il Museo del caffè e la Scuola del caffè Morettino attraverso iniziative e percorsi didattici e ricettivi, che prevedranno la collaborazione degli Assessorati alle Culture e alle Attività produttive del Comune di Palermo.
Il progetto “I Caffè di Sicilia” è frutto della virtuosa collaborazione e il costante dialogo con le istituzioni, quali la Fondazione Teatro Massimo, la Fondazione Federico II e Coop Culture, la più grande cooperativa operante nel settore della cultura in Italia.
Da sempre in prima linea per la diffusione della cultura nel territorio, Morettino sosterrà la creazione di alcune borse di studio per la Massimo Kids Orchestra, l’orchestra del Teatro Massimo di Palermo composta da oltre 120 giovanissimi talenti che sognano un futuro nel mondo della musica, e altre iniziative sul territorio.
Le miscele dei territori
Il progetto “I Caffè di Sicilia” comprende anche una selezione di caffè dedicata e composta da esclusive miscele di caffè artigianale macinato fresco, create dai maestri torrefattori Morettino per rispecchiare – attraverso gli aromi e i profumi – le caratteristiche tipiche dei territori a cui ciascun blend è dedicato. Una sorta di Grand Tour dell’Isola, che riprende alcune delle tappe siciliane del “Viaggio in Italia” di Goethe attraverso la valorizzazione dei luoghi iconici della Sicilia.
I luoghi a cui Morettino ha dedicato “I Caffè di Sicilia” coprono tutto il territorio siciliano e raccontano la storia di un’isola crocevia di culture, che nei millenni ha unito popoli e ingegni per dare vita a capolavori unici: le architetture arabo-normanne del Palazzo reale e della Cattedrale di Palermo e del Duomo di Monreale, la Valle dei Templi di Agrigento, il Parco archeologico di Selinunte, Teatro antico di Taormina, passando per il barocco dei Quattro Canti, la maestosità del Teatro Massimo e l’esoticità dell’Orto botanico di Palermo. Proprio qui, alla fine dell’Ottocento, fu piantato il primo esemplare di Coffea Arabica della Sicilia, dalle cui talee sono nate in seguito le piante della piantagione sperimentale di caffè, che crescono rigogliose nei giardini della torrefazione Morettino.
Ogni miscela custodisce i profumi e i sapori del territorio a cui sono dedicate: la miscela dedicata ai Quattro Canti, per esempio, esprime aromi di sesamo e marmellata di agrumi, quella dedicata al Duomo di Monreale note di mandarino tardivo della Conca d’oro, il blend “Valle dei Templi”, note di fiori di mandorlo, e, ancora, il caffè ispirato a Selinunte sentori di pan tostato che richiamano il pane nero di Castelvetrano e di note floreali come quelle del Giglio di mare, che cresce spontaneo tra le dune di sabbia.
E’ possibile acquistare “I Caffè di Sicilia” online sul sito morettino.com e nei bookshop dei principali siti culturali dell’Isola.
“Il caffè è da sempre simbolo di condivisione, accoglienza e di integrazione. In questa difficile fase storica, occorre continuare a credere nei nostri territori e nei nostri valori – racconta Andrea Morettino, quarta generazione della famiglia di torrefattori siciliani – Il progetto “I Caffè di Sicilia” racconta di un’identità che va riscoperta, con coraggio e spirito di appartenenza. Vogliamo tornare all’essenza, ad un concetto di accoglienza e di bellezza condivisa che ci appartiene e che viene spesso apprezzato dagli ospiti di questa meravigliosa terra, ma purtroppo raramente da noi stessi siciliani. E per fare questo occorre continuare a tramandare le nostre tradizioni, investendo sui valori autentici e su innovazioni sostenibili e digitali, con l’obiettivo di stimolare un dialogo fisico o social che sia, ma sempre positivo e lungimirante”.