Skip The Ordinary vuol dire immaginare oltre una realtà fatta di pregiudizi e stereotipi, che è meraviglioso pensare senza preconcetti e celebrare chiunque guardi al di là dell’ordinario.
Con #SkipOrdinaryBeauty Keglevich dà forma e sostanza alla nuova brand essence attraverso un progetto che tocca due temi carichi di significato: l’empowerment femminile e la riqualificazione urbana. Il modo migliore per dar loro voce non può che essere l’arte, grazie alle sue meravigliose espressioni tutt’altro che ordinarie. Ecco che allora Keglevich ne sceglie due: la street art, in continuità con il percorso degli ultimi mesi e la fotografia.
#SkipOrdinaryBeauty racconta la bellezza della donna, quella universale, senza stereotipi e canoni estetici, senza età, senza il filtro del giudizio. Solo bellezza, nella sua forma più pura, come quella dei fiori. Ed ecco che la bellezza esplode nell’opera d’arte nata dalla sensibilità di Orticanoodles, collettivo di street artist milanese, fondato da Walter Contipelli e Alessandra Montanari da sempre sostenitori di cause sociali importanti. 6 murales di volti di donne intrecciati con i fiori in un gioco di dettagli che esplodono sui muri delle case popolari del quartiere periferico Crescenzago di Milano, portando gioia, colore e un messaggio carico di inclusività.
L’inclusività è passata anche attraverso l’arte partecipata che ha visto molte donne impugnare i pennelli e contribuire attivamente alla realizzazione delle 6 opere permanenti: le tante donne del quartiere che hanno voluto lasciare la loro impronta di colore muro dopo muro; le nostre Barlady che da dietro al bancone del bar si sono spostate davanti ai muri per mettere in gioco un diverso tipo di creatività e le dipendenti dell’azienda Stock stessa che con grande passione hanno lasciato le scrivanie per un giorno.
#SkipOrdinaryBeauty continua il suo percorso nel mese di dicembre portando la bellezza non ordinaria, l’arte e la riqualificazione urbana sulle nuove Limited Edition di Keglevich Dry. Le 6 opere vestiranno le etichette delle iconiche bottiglie diventando esse stesse delle piccole opere d’arte, tutte da collezionare.
Nei mesi successivi il progetto racconterà la bellezza femminile attraverso l’arte fotografica, spostandosi di nuovo a Crescenzago. Grazie al punto di vista della fotografa Diana Bagnoli, nota per la grande capacità di catturare in ogni volto la sua straordinarietà, Keglevich darà voce alle donne del quartiere, immortalando 15 di loro, tutte diverse per età, etnia e storie di vita.
Le ritroveremo poi nell’ultima tappa del progetto quando, in primavera, Keglevich regalerà al quartiere Crescenzago una giornata di festa fuori dall’ordinario con una mostra a cielo aperto davanti ai muri delle casette popolari, per celebrare la bellezza dell’arte e delle persone.
L’intero progetto verrà sostenuto da un piano di comunicazione per accompagnare gli utenti nel mondo di #SkipOrdinaryBeauty su tutti i canali social di Keglevich e su una landing page realizzata ad hoc. A dare voce e valore al progetto sarà coinvolta la nota influencer Annie Mazzola che su Instagram lo supporterà con il suo atteggiamento solare e positivo. Da sempre al fianco delle donne, racconta la quotidianità del mondo femminile attraverso ironia, divertimento e leggerezza, interpretando perfettamente i valori di Keglevich.
“La vodka è la regina dei distillati, la più versatile, mixabile, accogliente, socievole. È amata e bevuta in tutto il mondo perchè semplice, neutra e ha il colore dell’uguaglianza, il non colore della purezza. – Afferma Virginia Barberini, Senior Brand Manager di Keglevich – Dal DNA del brand è nato #SkipOrdinaryBeauty, un impegno concreto a sostegno della città di Milano e delle donne che da oggi hanno 6 murales da 64mq l’uno in cui specchiarsi e ritrovare, in un’esplosione di colori e arte, la loro bellezza unica.”
#SkipOrdinaryBeauty è il risultato di un lavoro di squadra con l’agenzia Leagas Delaney che segue il brand ormai da anni e l’associazione Or.Me – Ortica Memoria di cui fa parte il collettivo Orticanoodles.
“Il nostro obiettivo – spiega Serafino Sorace, Presidente dell’associazione Or.Me. – Ortica Memoria – è generare un processo di arte partecipata che coinvolga attivamente i residenti e creare un momento di comunità e condivisione che la mancanza di luoghi preposti rende difficile nel quartiere. Le opere contribuiranno a riqualificare l’area e a sensibilizzare sul tema della bellezza non convenzionale, dandole valore e aiutando a contrastare così il fenomeno del bodyshaming”.