L’interesse da parte dei consumatori nei confronti di promo e offerte nell’ultimo mese è aumentato in modo esponenziale in tutte le categorie*. Il potere d’acquisto degli italiani, a causa della crisi sanitaria ed economica che stiamo attraversando a livello mondiale, tentenna.
A questo proposito, Tiendeo.it, compagnia attiva nei servizi drive-to-store per il settore retail ed esperti in cataloghi digitali, ha realizzato uno studio per capire come stanno reagendo i consumatori rispetto all’aumento dei prezzi. I dati rivelano che nell’ultimo mese, infatti, le ricerche di promozioni sono aumentate complessivamente del 39%.
L’aumento dei costi energetici, delle materie prime e dei problemi nella catena di somministrazione incominciano ad avere conseguenze non indifferenti sugli scaffali alimentari, con importanti aumenti di prezzo nell’ultimo mese.
E gli italiani si trovano costretti a correre ai ripari, cercando in tutti i modi di risparmiare. Se analizziamo unicamente la ricerca di offerte nei supermercati i dati sono ancora più eloquenti, con un aumento in ottobre del +112.5 %. Non solo: nei discount le ricerche aumentano del +85%.
Si tratta di una reazione che non stupisce, visto quanto registrato dall’indice internazionale FAO FFPI, che rivela un aumento di 133,2 punti nel mese di ottobre 2021 nei prezzi alimentari. Questo corrisponde a un aumento mensile del 3%, ma soprattutto un aumento del 31,3% rispetto all’anno scorso.
Le promo più ricercate? Quelle dei prodotti che hanno subito il maggiore aumento di prezzo
Secondo l’analisi svolta, i consumatori cercano offerte per acquistare proprio i prodotti che hanno subito il maggiore aumento di prezzo nell’ultimo mese.
Tra questi troviamo alimenti fondamentali nel carrello della spesa degli italiani, come ad esempio la carne e le uova, che registrano rispettivamente un aumento del +85% e +241%. I salumi, con +2100%, sono il prodotto con la maggiore crescita in termini di ricerca di promozioni attive.
Gli aumenti riguardano anche altri prodotti fondamentali sulla tavola degli italiani: biscotti, fette biscottate e crackers registrano un aumento tra il +45% e +49%. Le ricerche di offerte di vino aumentano del +142% e quelle dell’acqua del +129%. Per quanto riguarda invece la verdura, l’aumento delle ricerche è di +17%, mentre per la frutta +8%.
Riempire il carrello sarà mediamente il 15% più caro rispetto allo scorso anno
Tra i problemi causati dal clima e dai conseguenti cattivi raccolti del grano nei principali paesi produttori, l’aumento delle materie prime, l’aumento dei noli dei container, l’aumento dei costi dell’energia, ecco che i prezzi dei beni alimentari di prima necessità aumentano vertiginosamente (l’FFPI a ottobre si è attestato al suo livello più alto da luglio 2011).
Stando a quanto riportato dal Food Price Index, il prezzo dei cereali in ottobre è aumentato del 3,2% rispetto a settembre e del 22,4% rispetto al 2020. I prezzi mondiali del grano hanno subito nel 2021 un aumento del 38,3% rispetto al 2020. Aumento storico anche per l’olio (9,6%). Latticini e carne registrano in generale un forte aumento, proprio perché anch’essi legati al prezzo dei cereali per alimentare gli animali: secondo l’indice FAO si registra un aumento del 15,5% rispetto allo scorso anno nei prodotti caseari.
Secondo gli esperti, la situazione dovrebbe mantenersi invariata fino a fine 2022. L’incremento dei prezzi nei supermercati sarà una realtà con la quale i consumatori dovranno fare i conti fin da ora, proprio per questo le promozioni diventano un elemento ancora più importante al momento dell’acquisto.